sabato 24 luglio 2010

OSPEDALE UNICO: non è necessario agli utenti ma alla politica degli appalti.


D'Anna: se ci sono 130 milioni si utilizzino per migliorare l'esistente con medici , paramedici e strumenti di eccellenza per un servizio migliore e per ridurre le liste d'attesa.

In questi giorni si susseguono interventi e prese di posizione( tardivi, molto tardivi, sospettosamente tardivi) dopo le dichiarazioni dell'assessore Mezzolani che certificano quanto fino ad oggi era stato negato pubblicamente ma era facilmente riscontrabile in vari documenti della regione: l'intenzione di costruire un Ospedale Unico.
Avendo lanciato l'allarme in tempi non sospetti mi permetto di far notare che ancora una volta si è attesa la “fuga dei buoi per chiudere la stalla”.Infatti quella che andava combattuta era la legge sugli “ospedali riuniti”che per i cittadini poteva anche passare in silenzio , per chi si occupa di politica era invece chiaro l'obiettivo, (si leggeva nei verbali di diverse commissioni regionali) quello era il viatico che avrebbe portato all'Ospedale Unico.

Invece i cittadini anche questa volta hanno scavalcato la politica correndo a migliaia a firmare contro la chiusura inevitabile del Santa Croce in un progetto di Ospedale Unico mentre alcuni rappresentanti politici addirittura snobbavano le audizioni propedeutiche la legge sugli ospedali unici.

La mia avversità al progetto di ospedale unico e condivisa da migliaia di cittanini, è giustificata dal fatto che una buona Sanità si ottiene con professionisti e strumentazioni cosa che fino ad oggi nella nostra Provincia e a Fano e nell'Entroterra non è accaduto nel modo dovuto.Sulla stessa linea è anche il Dott. Carlo De Marchial quale rinnovo la mia stima e lucidità di analisi.
La teoria dei favorevoli è che una buona Sanità si fa con una nuova struttura, accompagnando a questo anche il business (per le lobby collegate alla politica)che verrebbe a creare con appalti costruzioni eccetera.

Quando si decise di costruire il nuovo Padiglione del Santa Croce si utilizzarono le stesse parole. Risultato ad oltre 10 anni di distanza le nuove camere operatorie non sono mai entrate in funzione e sono ad oggi utilizzate come magazzini. Il reparto dialisi non è stato ancora trasferito, il nuovo Pronto Soccorso necessita di modifiche sostanziali interne ed esterne perché così com'è non riesce a dare un servizio decente, per non parlare, sempre nei nuovi padiglioni delle porte degli ascensori che sono state sostituite in quanto con le precedenti barelle e letti non riuscivano ad entrare. Anche per la nuova camera mortuaria ci sono voluti una serie infinita di anni prima di utilizzarla. Anche in questo casi, per il quieto vivere si sono sollevate poche e decise prese di posizione a favore del nostro ospedale. Con questi precedenti c'è da stare poco allegri.

Ma non sono solo questi i motivi che mi spingono ad essere contrario. Oggi non c'è necessità di una nuova struttura ma di vere e proprie eccellenze medico tecnologiche che possono benissimo essere ospitate negli attuali ospedali-sopratutto se ci sono a disposizione 130 milioni di euro come dice Mezzolani.

E' anche una questione di qualità della vita. Fano ha una buona qualità della vita anche e grazie ai servizi offerti e quello dell'Ospedale Santa Croce,-che necessita comunque di una maggiore attenzione- è uno dei più importanti.

Cosa accadrà domani quando il nuovo Ospedale nascerà a Pesaro? E cosa accadrà agli anziani che si vedranno costretti ad una migrazione verso altre strutture. Cosa succederà al personale visto che diminuiranno i posti letto? Cosa accadrà a tutto l'indotto che vive con il Santa Croce?
La perdita di Caserma, Zuccherificio, Seminario regionale non hanno insegnato niente?

E' vero è la Regione che decide sulla Sanità. Ma perché allora non ci si è mossi in modo deciso PRIMA della legge Ospedali Riuniti?Quello era il momento di puntare i piedi di chiedere garanzie. Il Sindaco ha dichiarato che tanto la Regione se vuole lo fa ugualmente. Certo, ma non è forse opportuno per il primo cittadino battersi comunque sopratutto prima che la legge venga approvata per avere garanzie per la città che si guida?E se è la regione che fa il buono e cattivo tempo perchè a suo tempo nominò Giovanni Pierini (creando un assessorato specifico con incremento di costi per la comunità)se era consapavole che la sua delega non aveva nessun valore e nessun potere decisionale?
Aguzzi si è giustamente battuto contro la centrale che si doveva costruire a Schieppe(anche qui la competenza è regionale), ha partecipato giustamente alle assemblee a Corinaldo contro la turbogas (qui la competenza è di stato e regione), ha contestato il Patto di Stabilità (imposto dalla Comunità Europea), ha sfilato giustamente con gli agricoltori ad Ancona (per contestare la politica agricola che fa capo a Bruxelles) ci saremmo aspettati lo stesso atteggiamento e comportamento a difesa dell'Ospedale della città in cui è stato eletto e che dovrebbe rappresentare.Ha preferito prendere tempo.

Oggi Aguzzi, dopo aver firmato contro a suo tempo, apre all'Ospedale Unico ed ottiene il plauso di Palmiro Ucchielli segretario regionale del PD che :”apprezza l'impegno del Presidente della Regione, dell'assessore alla saluta, dei sindaci di Pesaro e di Fano per la realizzazione dell'Ospedale Unico.Quell'Ospedale Unico per il quale il suo predecessore Cesare Carnaroli è in prima linea.

Posso capire le diverse posizioni è umano è lecito e politicamente corretto. Ma è altrettanto doveroso essere chiari con i cittadini. Fare il gioco dei due forni o dei due ospedali riuniti (che si sono dimostrati il cavallo di Troia dell'Ospedale Unico) è un'altra cosa.

Giancarlo D'Anna

1 commento:

Antonio Colucci ha detto...

SANTE PAROLE!

"Quando si decise di costruire il nuovo Padiglione del Santa Croce si utilizzarono le stesse parole. Risultato ad oltre 10 anni di distanza le nuove camere operatorie non sono mai entrate in funzione e sono ad oggi utilizzate come magazzini. Il reparto dialisi non è stato ancora trasferito, il nuovo Pronto Soccorso necessita di modifiche sostanziali interne ed esterne perché così com'è non riesce a dare un servizio decente, per non parlare, sempre nei nuovi padiglioni delle porte degli ascensori che sono state sostituite in quanto con le precedenti barelle e letti non riuscivano ad entrare. Anche per la nuova camera mortuaria ci sono voluti una serie infinita di anni prima di utilizzarla."