venerdì 16 luglio 2010
"LA CULTURA" DELLA POLEMICA FINE A SE STESSA
Non so chi ha messo in discussione il fatto che il progetto originario di quella che oggi è la Mediateca Montanari risalga alle ultime Giunte Carnaroli. Posso testimoniare che il progetto ebbe inizio allora in quanto membro della commissione Cultura con la quale abbiamo condiviso maggioranza e opposizione il percorso, testimoniato dai verbali delle riunioni, dalle visite alla biblioteca San Giovanni di Pesaro dalla quale sono stati presi più spunti per la Mediateca Montanari.
Capisco quindi l'amarezza dell'ex Sindaco Carnaroli se alcuni involontariamente si sono dimenticati di ricordare il lungo percorso che ha portato la città di Fano ad avere un'eccellenza prestigiosa. Ma il grazie sentito va ancora e sopratutto alla Fondazione Montanari.
Dispiace però vedere che un momento di gioa e di soddisfazione per la città intera si trasformi in polemica. Carnaroli in un suo intervento cerca di far capire che il sottoscritto era contro il progetto Mediateca. Così non è come testimoniano appunto i verbali della commissione Cultura di cui facevo parte.
Vero è che in primo momento un gruppo di madri (che non necessitavano di essere”capeggiate da alcuno” ) erano contrarie allo spostamento del Luigi Rossi nell'attuale sede.Io ho condiviso con loro sopratutto le preoccupazioni che riguardavano l'edifico che avrebbe dovuto ospitare il Rossi. Il motivo: alcune vecchie scuole di Fano avevano avuto dei seri problemi due crolli del tetto all'Olivetti e successivamente solo per miracolo un crollo del controsoffitto al nido “il Grillo”non si era trasformato in tragedia. Il Manfrini, che era è parte dell'edificio dell'edificio di Via de Tonsis che avrebbe dovuto ospitare il Rossi, era puntellato con dei pali per pericolo di crolli.I timori non erano infondati.
Ad ogni modo il progetto Biblioteca Multimediale si è incontrato con la Fondazione Montanari ed oggi tutti dobbiamo essere orgogliosi, la città,chi ha iniziato il progetto e chi l'ha portato a termine che ci sia un imprenditore che senza nulla chiedere ha fatto quanto non accadeva da secoli.
Alla Fondazione Montanari, al suo Presidente rinnovo pubblicamente quanto più volte ho avuto modo di dire personalmente anche di recente (quando gli ho ho comunicato la mia assenza all'inaugurazione per un'altro importante evento che riguarda la mia sfera familiare): un sentito apprezzamento per una sensibilità rara nei confronti della città e della cultura. Mi auguro che tale sensibilità non venga ripagata con polemiche da bar.
Giancarlo D'Anna
Consigliere Regionale
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