mercoledì 6 febbraio 2008

UNA STORIA TANTE STORIE



Storia di un giornale di partito e di una "bella famiglia come le altre", raccontata dal Direttore del Corriere d'Italia, Mauro Montanari
Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri.
Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più.
Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L’Udeur, in quanto partito votato dall’1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico.
Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa cinquemila copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano al collega Marco Lillo dell’Espresso, che ha fatto un’inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un’altro nei pressi di Largo Arenula. Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!".
A che serve allora -direte voi- un giorna-le come quello? Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa.
Ogni anno Il Campanile incassa un milione e 331mila euro
E che farà di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita in-tera di lavoro? insisterete ancora voi. Che fara? Anzitutto l’editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto.
Un contratto da 40mila euro all’anno. Sapete con chi? Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all’Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete. Che c’entra? Se è bravo… non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche. Ma andiamo avanti.
Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente.
Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi.
Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98mila euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell’ordine. Tra l’altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di Formula Uno di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull’aereo di Stato? L’esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!
Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d’aereo (con allegato soggiorno) l’editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell’Udeur. Siamo nell’aprile del 2006.
Da allora -assicura l’editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale.
Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l’inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio lui! Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.
Infatti Il Campanile ha speso 141mila euro per rappresentanza e 22 mila euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti.
Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.
Ma torniamo un attimo agli spostamenti.
La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per duemila euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico. Sapete dove?
Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l’angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto?
Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell’ubiquità.
La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale.
A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l’Inail, e a quanto è stata affittata all’editore, Clemente Mastella.
Chi l’ha comprata, chiedete? Due giovani immobiliaristi d’assalto: Pellegrino ed Elio Mastella.
Mauro Montanari-Corriere d'Italia/News ITALIA PRESS

18 commenti:

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...

Giancarlo hai visto i comunicati stampa?

Berlusconi:”Lista unica con An”
“Si chiamerà Popolo delle libertà”
Silvio Berlusconi, in collegamento televisivo con “Panorama del giorno”, dice addio ai simboli di Fi e An e annuncia un accordo con Gianfranco Fini per dar vita ad una lista unica, federata con la Lega, che avrà il simbolo del Popolo della libertà. “Saranno accolti tutti - ha precisato Berlusconi - spero anche l’Udc e tutti i rappresentanti dei partiti più piccoli che vorranno unirsi a noi”.

adesso barra a Destra!

Anonimo ha detto...

Buon ingresso nel PPE...
NON BASTAVA LA FOSCHI..ORA C'E' ANCHE GIANNOTTI!!!

RIRDARE LA Fiamma...PLEASE!

giancarlo ha detto...

per Cagli Tricolore, si sto sePDL: STORACE, NOI IN LISTA? PRIMA CHIARIRE POSIZIONE LEGA
(ANSA) - ROMA, 8 FEB - Prima di tutto si deve chiarire la posizione della Lega. Poi si potra' decidere. Perche' non si capisce ''per quale motivo ad alcuni venga garantito di preservare la propria identita' e ad altri no''. Il leader della Destra Francesco Storace non vuole ancora prendere una posizione definitiva sull'ingresso della sua forza politica nel partito del Popolo della Liberta', almeno fino a quando non si mette in chiaro la questione della Lega: l'unico partito 'autorizzato' da Berlusconi a concorrere alle prossime elezioni con il proprio simbolo, dando vita ad una mini coalizione con il Pdl. ''Prima di tutto infatti - spiega Storace piuttosto contrariato - si deve chiarire perche' uno puo' rivendicare la propria rappresentanza e un altro no...''. Il senatore della Destra, ricordando che lui e' ''l'unico a non aver mai chiesto a Berlusconi ne' ''un solo euro, ne' il diritto di tribuna'', chiede insomma 'pari opportunita''' spiegando che il listone unico per lui ''sarebbe un sacrificio enorme'' visto che deve convincere il suo partito a entrarci perdendo visibilita' e identita'. Ma e' un passo che e' pronto a fare se tutti pero' vengono messi in condizione di partire dalla stessa linea di partenza. Senza vantaggi. ''Come faccio - aggiunge Storace - a chiedere a Nello Musumeci di candidarsi insieme a Toto' Cuffaro?''. Se poi quelle che prevalgono, ipotizza, sono solo ''le logiche di casta per cui prevalgono Cuffaro e Mastella su Storace e Musumeci'', tutto il discorso cambia. ''La partita - conclude - e' quanto mai seria visto che, oltre a cadere nel trappolone di Veltroni, con questi veti continui, si rischia di perdere le elezioni''.
guendo però leggi anche questo:

giancarlo ha detto...

scusami ma la premessa si è divisa in due all'inizio e alla fine. ciao

Anonimo ha detto...

La posizione di Storace e de "La Destra" si deciderà a Trieste domenica..ma credo che la risposta sia scontata...Siamo usciti da AN anche perchè non volevamo confluire in un partito unico che sarebbe finito nel PPE...figuariamoci se entriamo...

Federati come la Lega...se non ci vogliono peggio per la CDL...

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...

Elezioni, Pezzella: “La Destra correrà da sola con il suo simbolo” Segnala

“La Destra correrà con il suo simbolo e darà il suo contributo per sconfiggere il centrosinistra. Non ci sono all’orizzonte altre soluzioni percorribili. Ci sta bene l’accordo elettorale, senza esclusione di nessuno, ma è assolutamente improponibile un’alleanza spuria dove ci sono figli e figliastri. Se si condividono programmi e obiettivi, ed esiste un patto di lealtà ed onore, non ci possono essere distingui. Rivendichiamo, quindi, pari dignità con le altre forze politiche”. Così l’On Antonio Pezzella, deputato e portavoce della Campania de La Destra, in una nota, interviene sull’ipotesi di ingresso nella Pdl.

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...

Senatore Morselli: "Per quanto mi riguarda La Destra correrà col suo simbolo"

“Storace ha ragione: per quanto mi riguarda, La Destra correrà con il suo simbolo e darà il suo contributo, per sconfiggere il centrosinistra”. E’ quanto dichiara il senatore Stefano Morselli, responsabile organizzativo de La Destra

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...

Buontempo: " Attenzione ai cavalli di Troia all'interno del centrodestra" Segnala

"Coloro che fanno politica attraverso i veti sono cavalli di Troia della sinistra dentro il centrodestra", per questo "Berlusconi deve stare attento a questi cavalli di Troia che aspettano solo di indebolire la coalizione". Parola di Teodoro Buontempo, presidente de La Destra, che si dice "non sorpreso" dall'annuncio, di una lista Fi-An, fatto questa mattina dal Cavaliere perche' "contrariamente a quanto qualcuno possa pensare Berlusconi non e' uno sprovveduto neppure in politica". Un annuncio che ha scombinato, e non poco, le carte a tutti i partiti del centrodestra. "Bisogna capire -sottolinea il deputato- la differenza tra cartello elettorale e partito unico. Potrebbe trattarsi di un cartello elettorale per chi condivide un programma che si presenta senza simboli come gia' avvenuto nel 1996". Una sorta, insomma, "di semplificazione di carattere elettorale per poi valutare se restare con una propria identita' o partecipare alla nascita del partito unico".
Comunque sia, oggi La Destra si trova di fatto di fronte a un bivio: correre da sola, cercando di calamitare anche i voti dell'elettorato degli scontenti di An per la scelta fatta di Fini, oppure accettare un eventuale invito di Berlusconi a entrare a far parte del Pdl, con la conseguente rinuncia al simbolo. Due ipotesi che Buontempo giudica possibili ma "non le sole. Stiamo lavorando -dice- per trovare una sintesi perche' La Destra puo' andare da sola sia nella coalizione che fuori". Non lo dice apertamente ma Buontempo parla della possibilita' di federarsi, un'ipotesi che, ovviamente, vedrebbe il secco no da parte soprattutto di An.

"Faremo il possibile per vincere per il bene del Paese- precisa Buontempo- e non per il potere personale. Non siamo un partitino a caccia di coperture e per questo cercheremo una soluzione che possa evidenziare la nostra assoluta autonomia con l'esigenza di portare il centrodestra alla vittoria. Per vincere e' necessario trovare la strada giusta per sommare non solo i voti ma anche i valori e i principi per governare il Paese con un programma valido".
Ecco perche' arriva il secondo messaggio al leader di Forza Italia. "Da Berlusconi non abbiamo ne' preso ne' chiesto un euro -dice Buontempo- e questo ci pone in una condizione di assoluta
liberta' e autonomia: siamo noi che desideriamo partecipare a una battaglia comune per vincere e non sono gli altri che devono dire se possiamo far parte o no del progetto. Ricordo che le ultime elezioni sono state perse per 24.000 voti e per non aver trovato un accordo in Sicilia con Nello Musumeci che di voti ne ha presi 36.000". Secondo Buontempo, dunque, il problema sta nel fatto che "si teme La Destra e per questo vengono fatte dichiarazioni, come quelle di Maroni e Buttiglione, irresponsabili. Se si ripeteranno non ci resterebbe che andare da soli".
Domani dunque Berlusconi dovrebbe comunicare a Storace la sua decisione "che verra' sottoposta domenica a Trieste ai quadri provinciali del partito. Durante quei lavori- dice Buontempo- comunicheremo ufficialmente la nostra posizione perche', contrariamente a quelli definiti partitini, noi abbiamo dimostrato con una costituente che abbiamo un popolo a cui
rispondere e per questo ogni scelta deve essere condivisa da militanti e amici". Insomma "normale tensione" per quanto sta avvenendo, ma anche "fiducia e serenita'" perche' "non temiamo di andare da soli. Anche gli altridevono creare certe condizioni ricordandosi che non siamo un partitino che, se minacciato, si mette col piatto in mano".

GIANCARLO E' COME UNA FUSIONE BANCARIA VI HANNO FAGOCITATO!!!
SEI UN UOMO DI DESTRA NON FARTI FREGARE
A NOI!

giancarlo ha detto...

QUESTA LA DICHIARAZIONE DI SALERNO DALLA QUALE SI EVINCE CHE CHI DECIDE NON E' NE LUI NE FRANCESCO, INFATTI QUANDO DICHIARA''Se la Lega avra' la possibilita' di schierarsi sotto la propria bandiera, La Destra ha pieno diritto di fare altrettanto" FA CHIARAMENTE CAPIRE CHE LA DECISIONE NON E' NELLE MANI DELLA DESTRA.MORALE IO CERCO DI NON FARMI FREGARE VOI FATE ALTRETTANT ECCO LA DICHIARAZIONE DI SALERNO: "PDL: SALERNO(DESTRA),SENZA NOSTRO SIMBOLO A RISCHIO VITTORIA
(ANSA) - ROMA, 8 FEB - ''Senza il simbolo de La Destra si pregiudica la possibilita' di sconfiggere il centrosinistra alle prossime elezioni politiche'', afferma Roberto Salerno dirigente del movimento fondato da Storace. ''C'e' ormai un elettorato diffuso e consolidato che si riconosce e tende ogni giorno a riconoscersi nel nostro movimento'', sottolinea Salerno che aggiunge: ''Se la Lega avra' la possibilita' di schierarsi sotto la propria bandiera, La Destra ha pieno diritto di fare altrettanto. E' necessario stare molto attenti a non fare scelte avventate in zona cesarini che - conclude - metterebbero sicuramente a rischio la vittoria di Berlusconi che noi da sempre intendiamo sostenere convintamene e lealmente''

Anonimo ha detto...

Buontempo: "Prenderemo le nostre decisioni domenica a Trieste" Segnala

"Domenica prossima, a Trieste (Palazzo dei congressi della Stazione marittima) si terra' l'Assemblea organizzativa nazionale de La Destra e in quella sede sara'
comunicata ufficialmente la decisione che tutto il partito avra' preso dopo un'attenta ed approfondita valutazione della situazione politica generale". Lo annuncia Teodoro Buontempo,
presidente de La Destra.
"Il nostro partito - prosegue Buontempo - non e' aduso a decisioni verticistiche ma condivide ogni progetto politico con una base che si e' spesa con coraggio e con sacrifici anche
personali, alla quale, oggi, spetta il diritto/dovere di coniugare la vittoria del centrodestra - che gli italiani richiedono a gran voce - con la necessita' irrinunciabile di
difendere i valori di identita', autonomia e liberta', dando a La Destra - conclude Buontampo - una prospettiva politica gia' indicata dalla Costituente".


CHE TI AVEVO DETTO GIANCARLO???

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...

Storace: "Se Lega fuori da Pdl lo siamo anche noi" Segnala

"Se la Lega resta fuori dal partito unitario e presenta una propria lista, nessuno puo' chiedere alla Destra di vendere l'anima, candidandosi insieme a Cuffaro be Mastella". Lo afferma il segretario de 'La Destra' Francesco Storace al Tg3.

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...

Elezioni: Musumeci "Non siamo interessati a PPE ma a portare Berlusconi a governo"

“Non eravamo e non siamo interessati a entrare nel Partito unico del centrodestra e, tantomeno, nel Partito popolare europeo. Vogliamo solo continuare a rappresentare
la destra in Italia, convinti che si possa restare uniti nella diversità. Per questo, nel cartello elettorale vogliamo esserci col nostro simbolo e con la nostra
identità, per contribuire a far tornare Berlusconi alla guida del Paese”. Lo ha dichiarato l’eurodeputato Nello Musumeci, responsabile nazionale Enti locali de La Destra.

Giancarlo c'e'ancora un popolo di destra sociale in Italia!!

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...

Buonocore, al fianco di Storace. con noi si vince o si perde

Come Garante Nazionale degli Iscritti de La Destra, penso alle migliaia di militanti che in queste ore seguono preoccupati l’evolversi delle strategie di alleanze elettorali del Centro Destra. Una cosa mi sento di dire: non molleremo! Siamo a fianco del nostro Segretario Storace e di tutta la nostra classe dirigente che mai abbandonerà la Destra Identitaria, Nazionale e Comunitaria. Con noi si vince o si perde.

Luciano Buonocore, Garante Nazionale degli Iscritti La Destra

LA FIAMMA NON SI SPEGNE!

Anonimo ha detto...

Le dichiarazioni di Fini degl´ultimi due mesi

"Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali" e ancora "Da queste mie parole volutamente molto nette voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quello che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilita' che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi", «Io sono il presidente di Alleanza nazionale, non una pecora».

CIRCOLO NERONE-LA DESTRA ha detto...

Che ti avevo detto Giancarlo????Nel nostro Movimento comanda la base e la base decide!!!Non siamo pronti a svenderci a nessuno (ne tanto meno entrare nel PPE e finire dentro degli assurdi calderoni)


Storace:”Per alleanza ci sono veti”

Sfuma l’ipotesi di un’alleanza elettorale tra il leader de La Destra Francesco Storace e il Pdl. Al termine di una cena con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ad Arcore, Storace ha spiegato che per un accordo esistono dei veti: “Non mi riferisco a Berlusconi, ma a chi pretende di dettare le condizioni”, ha specificato il leader de La Destra, “Andiamo avanti con la doppia firma su due moduli e vedremo se qualcuno ragionerà”.“Avremmo voluto poter militare nel centro destra per battere la sinistra - ha detto Storace - I veti hanno già causato molte sconfitte in passato ed è sbagliato continuare”. Alla domanda se comunque c’è lo spazio per arrivare ad un’alleanza elettorale con il Pdl Storace ha replicato: “Noi vogliamo andare con un candidato che proviene dalle nostre fila perché dobbiamo poterci fidare. Se ci sono alleati con cui non si può avere un dialogo questo sarà inevitabile” ma “se Berlusconi vuole vincere le elezioni e governare il Paese credo che si renda conto dei problemi e che alla destra ci tenga. Vedremo”.
La stessa Daniela Santanché, candidato premier de La Destra alle prossime elezioni politiche, ha specificato che il partito non intende rinunciare al suo simbolo. A termine dell’incontro con Berlusconi a Villa San Martino, la Santanché ha dichiarato: ”Il popolo de La Destra oggi ha fatto evincere che non siamo disposti né a trattare n a rinunciare al nostro simbolo, La Destra non rinuncia al simbolo”. ”Vogliamo portare Berlusconi a Palazzo Chigi se La Destra potrà mantenere il suo simbolo. Altrimenti - ha concluso - stiamo scaldando i motori: faremo la nostra strada e credo che la storia della Destra in questo paese non si possa cancellare come un gessetto sulla lavagna”.Al termine del congresso organizzativo del partito, Storace aveva annunciato la volontà “di andare da soli, con la candidatura di Daniela Santanchè”. “Ci voleva il coraggio de La Destra per candidare per la prima volta una donna premier in una competizione elettorale”, aveva poi commentato la scelta del suo partito, Daniela Santanché. “Ringrazio di cuore Storace e tutti i dirigenti - ha detto la Santanché - Siamo pronti a batterci con il coraggio di sempre”.

La Destra correrà da sola, con il suo simbolo. Parola di Storace

"Da oggi avverto una responsabilità in più: quella di dover rappresentare una comunità che chiede, di fronte ai veti, di andare da soli, con la candidatura di Daniela Santanchè. Il nostro popolo ha dimostrato a Trieste di non tollerare ferite alla nostra dignità". Con questo comunicato inviato ieri alle agenzie di stampa e letto nella sala conferenze che ha riunito a Trieste la dirigenza nazionale de La Destra, Francesco Storace ha annunciato all'Italia che la Destra c'è e ci sarà ora e sempre. Con il suo simbolo, con la sua storia. Nella coalizione o fuori ma ci sarà. Perchè nessuno possa pensare che siamo pronti a svederci per una manciata di seggi in Parlamento.

LA DESTRA URBINO ha detto...

Se loro sono sicuri di vincere, visti questi sondaggi, credo che facciano bene. Sara' piu' libero l'elettore di destra di votare La Destra. Anche perche' se alla fine Berlusconi non vuole i nostri voti non e' che dobbiamo darglieli per forza.
Qui c'e' un rifiuto ad avere i voti de La Destra: se si nasconde ci puo' stare, se si fa vedere non si puo' fare. Ma di che parliamo? Non ho mai visto elezioni in contumacia'. Lo dice ad affaritaliani.it Francesco Storace. 'Il mio obiettivo - prosegue Storace - e' quello di non far cancellare dopo 60 anni la presenza della destra organizzata dalla scheda elettorale.
Con la scelta di An e dei vari gruppi minori di affogare nel Partito della Liberta' (scelta legittima ma non la mia) vorrebbe dire non avere piu' la destra come opzione di consenso per gli elettori. E questo e' grave. Non e' che dobbiamo aspettare Berlusconi e Fini per cancellare la destra, per questo bastavano i comunisti...'. L'obiettivo elettorale? 'Sicuramente molto ma molto al di sopra di ogni ipotesi di sbarramento (alla Camera e' del 4, al Senato dell'8u base regionale, ndr). Anche la scelta di Daniela Santanche' ci aiutera'. Una donna determinata candidata premier, rispetto a una politica terribilmente noiosa. Al di la' delle frasi falsamente immaginifiche, Berlusconi e Veltroni ripetono un leit motiv che abbiamo gia' conosciuto negli ultimi 15 anni.
Sole e satelliti. Con l'aggravante per Berlusconi di dover spiegare come mai Fini e' cosi' potente nell'alleanza, figuriamoci quanti crediti mettera' quando governeranno insieme, se mai dovessero vincere le elezioni'.

SONO RIMASTE POCHE ORE PER DECIDERE SE RESTARE DI DESTRA O DIVENTARE DEMOCRISTIANO
AD MAIORA

Anonimo ha detto...

L’estrema destra ora sogna di ballare da sola
Sono tutti convinti che alla fine si risolverà tutto. Sì, alla fine tutti finiranno nel listone. Anche quelli che oggi fanno la voce grossa.
Urlano, strepitano, accusano. Ma poi sottovoce ammettono che finiranno nella formazione di Silvio Berlusconi, magari uscendo un minuto dopo le elezioni. Anche perché il Cavaliere non ha intenzione di federarsi con nessuno ad eccezione della Lega per una questione di presenza territoriale. O dentro il listone o tutti fuori dal centrodestra. Questa è la linea. Una linea che sta creando problemi soprattutto alla destra radicale.
La Destra di Francesco Storace s’è impantanata. Il sito del segretario è intasato di messaggi, circa tremila in due giorni, roba da far invidia pure a Beppe Grillo. E i commenti lasciati non sono tutti di serenità: «Basta elemosinare un posto al sole al cavaliere mascarato… Dignità!», scrive terra di mezzo; «Meglio in pochi ma leoni, che in tanti e pecoroni! Se si ha paura di esistere con le proprie forze allora è meglio morire subito e scomparire, piuttosto che autocondannarsi ad una lenta e servile eutanasia!», aggiunge Giovanni Palombo.
Una situazione che costringe l’ex governatore del Lazio a prendere una decisione quasi democristiana. Diciamo veltroniana. Andiamo da soli ma anche con il Cavaliere. Il nuovo partito raccoglierà le firme sia per andare da soli, e nel quale caso il candidato premier sarà Daniela Santanchè, sia per allearsi con il Pdl indicando per Palazzo Chigi Silvio Berlusconi. Storace fa la voce grossa: «Se il centrodestra vuole cancellare quei valori cui la Destra aspira, è ovvio che non staremo con loro. Ma nel contempo dobbiamo chiederci: chi è che ha interesse a non far partecipare al gioco della politica la nuova destra italiana». Quindi annuncia: «Noi siamo scesi da una barca quando ci siamo accorti che il mondo rischiava di cambiarci. E ora, anche se ancora non so dirvi in quale forma, dobbiamo essere pronti alla battaglia». Non si tratta di una decisione da poco quella di correre da soli: infatti è necessario raggiungere almeno il 4%
Lei, la Santanchè, non sta nella pelle. Definisce Storace l’«uomo più coraggioso d’Italia». E proclama: «Come sempre, la sinistra si riempie la bocca con la politica a favore delle donne, ma è la destra con i fatti a porre la questione come si deve. La Destra ha il coraggio di candidare una donna a premier». Sogna di ballare da sola.
Berlusconi, non appena vede questo fermento, convoca Storace per cena ad Arcore. Si cerca una soluzione. Ma la minaccia storaciana mette in movimento tutta l’area della destra radicale. anche Luca Romagnoli, segretario della Fiamma Tricolore, che appena tre giorni fa si era detto entusiasta del listone («Siamo pronti a fare fronte comune», ha detto venerdì; «È necessario andare uniti al voto», aveva annunciato il giorno prima), cambia linea: «Sospettiamo che i giochi siano già stati fatti e che la cosiddetta “grande coalizione” sia già una realtà». «Chi voterà anche questa volta per la Fiamma Tricolore - aggiunge l’europarlamentare - sa bene a quale progetto aderisce e non rischia di trovarsi inquilino di “altre” case costruite troppo in fretta, Una cosa sono le alleanze elettorali, un’altra è la dignità di un partito».
È chiaro che se nelle urne non ci sarà per la prima volta dopo sessant’anni la fiamma del Msi, che finora campeggiava ancora all’interno del simbolo di An, non apparirà si apre per partitini e partitucoli un mercato elettorale non da poco. Anche perché non ci sarà neppure un loghetto alla destra della destra, alla destra del Pdl, visto che persino Alessandra Mussolini entrerà nella lista berlusconiana. Lo intuisce anche Adriano Tilgher, leader del Fonte nazionale, che annuncia sciolta l’alleanza con la nipote del Duce e «mobilita la sua struttura per rilanciare la grande ed attuale idea sociale». La marcia sul listone è già iniziata. Forse sarà una marcetta, forse una marcia solitaria. Comunque darà fastidio.



Fabrizio dell’Orefice

Anonimo ha detto...

«siamo al lavoro per la scelta dei candidati e per le linee programmatiche»
Alessandra Mussolini: «Convinti nel Pdl»
La leader di Azione sociale: «C'è molto entusiasmo per sostenere Berlusconi fino a Palazzo Chigi»


Alessandra Mussolini
ROMA - «Azione sociale ha aderito convintamente al Popolo delle libertà e lunedì gli organismi statutari del partito ratificheranno la decisione». Lo ha spiegato Alessandra Mussolini, leader di As, una delle tante sigle della destra. «Già siamo al lavoro per la scelta dei candidati e per le linee programmatiche da sottoporre a Berlusconi e agli alleati. C'è molto entusiasmo tra i dirigenti e i militanti in vista della battaglia elettorale nella quale As sarà tra i protagonisti nel sostenere nel Pdl Berlusconi sino a Palazzo Chigi».

CAPEZZONE - Anche l'ex radicale Daniele Capezzone ha detto di «confermare il sostegno e la mia convinta adesione al progetto del Popolo della libertà».
C O M M E N T O:
FINI SI E' VENDUTO, LA MUSSOLINI SI ERA CREATA IL PARTITO PER FARSI ELEGGERE ABBANDONANDO CHI L'AVEVA APPOGGIATA IN MEZZO ALLA STRADA ORA RIENTRA PER SALVARSI LE CHIAPPE. STRORACE ESCE DA A.N. MA CI SI VUOLE ALLEARE, FINI NON VUOLE, STORACE DICE DI ANDARE DA SOLO MA CONTINUA AD ELEMOSINARE E MINACCIARE DI ANDARE DA SOLO, DICE DI AVER RIFIUTATO LA RICONFERMA DEI DEPUTATI USCENTI PERCHE' E' DIVERSO DAGLI ALTRI(PDL) MA CI SI VUOLE COMUNQUE ALLEARE, ROMAGNOLI PRIMA DICE DI ADERIRE AL PDL POI QUANDO VIENE ESCLUSO DICE COME STORACE DI VOLERE ANDARE DA SOLO.TUTTI PERO' PARLANO DI "VALORI". I VALORI DEL CAZZO VISTO IL COMPORTAMENTO.QUESTI SIGNORI MIEI SONO PARTE DELLA CASTA.NON VI ACCAPIGLIATE PER LORO.