venerdì 8 febbraio 2008

Allarme Ocse: «In Italia economia ferma»

Continuano a peggiorare le prospettiva di crescita in tutti i Paesi del G7. E il contagio arriva fino in Cina
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Il sito dell'Ocse

ROMA - Continuano a peggiorare le prospettive di crescita economica dell’Italia, così come quelle di tutti i maggiori Paesi dell’area dell’Ocse. Il Superindice sull’attività economica elaborato dall’organizzazione parigina, che valuta le previsioni di crescita dell’economia, segnala per l’Italia un calo da 1,2 punti sul mese di dicembre, a quota 95,3. La flessione risulta di 3,4 punti rispetto a un anno prima. Il calo fatto segnare dal Superindice in Italia sul singolo mese è la più marcata tra i paesi dell’Ocse. In media l’indicatore mostra un calo di 0,3 punti dal mese precedente e di 1,9 punti su base annua.

G7 IN CRISI - Anche se all’Italia viene attribuito uno dei dati peggiori, dunque, la tendenza al peggioramento del clima economico è generalizzata: «Gli ultimi dati segnalano un rallentamento dell’attività nell’area dell’Ocse - si legge nella nota dell’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - Le prospettive di crescita si indeboliscono per le sette maggiori economie globali». Sul G7 il Superindice segna un calo di 0,4 punti dal mese precedente e di 2,2 punti su base annua.

CINA CONTAGIATA - La tendenza al rallentamento economico sembra estendersi fino alla Cina: per il Dragone il Superindice segna un calo da 0,7 punti dal mese precedente e 0,9 punti su base annua. Oltre alla Cina, anche Russia e Brasile registrano a dicembre flessioni sul Superindice, rispettivamente per 0,6 e 0,2 punti, ma nel loro caso il paragone su base annua resta positivo: +1,3 punti per la Russia e +4,9 punti per il Brasile. Questi Paesi non fanno parte dell’Area Ocse ma vengono comunque monitorati in ragione del rilevante contributo alla crescita globale.

RECESSIONE – Segnali di recessione arrivano inoltre dagli Stati Uniti, la prima economia globale su cui da settimane si moltiplicano gli allarmi; il Superindice dell’Ocse registra un calo da 0,7 punti tra novembre e dicembre e di 1,8 punti su base annua. Stessa tendenza alla recessione anche dalla Germania, mentre il Giappone ha invece mostrato un rafforzamento di 0,8 punti dal mese precedente, tuttavia deve fare i conti con il dato più negativo nel paragone su base annua: meno 4,5 punti.

AREA EURO - Guardando all’area dell’euro, l’Ocse segnala un calo generale di 0,4 punti a dicembre dal mese precedente e di 2,2 punti su base annua. Tra i partner europei dell’Italia, per la Germania il Superindice segna come detto un calo marcato di 0,1 punti dal mese precedente e di 2,4 punti su base annua; per la Francia meno 0,4 punti su base mensile e meno 1,1 su base annua. Per la Gran Bretagna il calo è contenuto a 0,2 punti su base mensile e a 0,1 punti su base annua.

DISOCCUPAZIONE - Il tasso di disoccupazione nell'area Ocse è rimasto invece invariato al 5,5% in dicembre rispetto a novembre, mentre è calato dello 0,3% rispetto a un anno fa. Il tasso è rimasto invariato al 7,2% nell'Eurozona (-0,6% rispetto al dicembre 2006) mentre negli Usa è sceso al 4,9% dal 5% di novembre. Rispetto al dicembre 2006, tuttavia l'indice è aumentato dello 0,3%. In Giappone, infine, il tasso di disoccupazione in dicembre è rimasto invariato al 3,8%.

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