venerdì 19 ottobre 2012

OSPEDALE SANTA CROCE MEZZE BUGIE E FINANZIAMENTI




Camera operatorie lavori finanziati ma fermi da 10 anni

LAVORI ALL'OSPEDALE SANTA
 CROCE.  NON SONO UNA NOVITA' MA L'ANNUNCIO DI QUANTO SI SAREBBE DOVUTO FARE GRAZIE A FINANZIAMENTI STATALI MAI UTILIZZATI E CHE FANO RISCHIA DI PERDERE.

In queste ore sono stati comunicati alcuni lavori all'Ospedale Santa Croce di Fano, in realtà è il rinnovato annuncio degli stessi lavori che si trascinano da anni e che puntualmente riappaiono quando si riaccende il dibattito sull'ospedale, tant'è vero che alcuni di questi interventi sarebbero dovuti essere ultimati lo scorso anno come aveva promesso il Dott. Aldo Ricci. Una novità in effetti c'è ed è l'incarico ad un tecnico per risolvere alcune annose e intricate questioni. Conoscendo la serietà e la professionalità dell'Ing. Rodolfo Cascioli ,a cui è stata mollata la patata bollente, sono sicuro che se sarà messo in condizioni di svolgere il suo lavoro riuscirà a risolvere diverse problematiche relative ad incompiute nell'Ospedale Santa Croce.
Cascioli è stato chiamato a risolvere problemi creati da altri , (che oggi non hanno nemmeno il coraggio di metterci la faccia dopo anni di false promesse)problemi che hanno causato danni agli utenti, ai professionisti, al Santa Croce e alle casse pubbliche. E' bene ricordare che sia le “nuove”camere operatorie, come le “nuove” camere mortuarie sono finanziate da numerosi anni e la parte più onerosa è a carico dello Stato il quale se entro il 2014 non saranno effettuati i lavori previsti si riapproprierà di quei finanziamenti. 
il"nuovo" che diventa vecchio

 Il riferimento è ai quasi tre milioni di euro per il padiglione Pupita danaro a disposizione da numerosi anni e mai utilizzato. Per quanto riguarda il trasferimento della dialisi, gli utenti di quel servizio sanno benissimo , lo testimonia una durissima lettera della loro rappresentante regionale, che lo spostamento oltre che promesso era ed è doveroso per mancanza degli elementari requisiti previsti dalla legge nelle vecchie strutture e anche in questo caso il trasferimento sarebbe dovuto avvenire da anni. E qui mi fermo. Sul Pronto Soccorso non è superfluo ricordare che questo è stato costruito male. Che è costato tanto danaro pubblico e che oggi,anche grazie alla pressante e continua denuncia e all'impegno che si prese il Presidente della V Commissione regionale la scorsa legislatura dopo un sopralluogo da me richiesto “all'emergenza”del santa Croce, finalmente si dovrebbero iniziare alcuni lavori per cercare di rimediare il peccato originale.
Resta il fatto che in tutti questi anni gli utenti hanno dovuto subire enormi disagi ad iniziare dai dializzati.
Camera mortuaria lavori fermi da 5 anni

 Che i parenti dei defunti sono stati costretti all'ultimo saluto ai propri cari in locali inadeguati ed in mezzo ad impalcature e lavori mai ultimati. Che utenti e medici sono stati accatastati in un pronto soccorso labirintico e claustrofobico. Che la mancanza di un numero sufficiente di camere operatorie ha ridotto il numero delle prestazioni effettuabili a vantaggio di altre realtà vicine,privando , tra l'altro,il Santa Croce di raggiungere numeri indispensabili al proseguimento di alcune attività. Che ancora una volta si è sprecato danaro pubblico, come ad esempio per il Pronto Soccorso, e che il ritardo con cui verranno effettuati questi lavori comporterà un aggravio di costi. Tutto questo accade nel momento in cui l'Ospedale di Fano non ha più una sua autonomia essendo stato inglobato nell'Azienda Marche Nord che altro non è che l'Azienda San Salvatore di Pesaro con un nome diverso. Siamo entrati come parenti poveri e ne stiamo pagando le conseguenze come sempre più cittadini e operatori stanno verificando sulla propria pelle. Concludendo i lavori che si andranno ad effettuare , purtroppo, non garantiscono affatto un futuro al Santa Croce come alcuni vorrebbero far credere, sono lavori finanziati da anni, dallo Stato e da utilizzare entro il 2014 pena la perdita degli stessi. Corriamo il rischio di avere nuovi spazi senza medici. danno e beffa a quel punto non si sarà trattato di semplici ritardi o problemi ma di una precisa strategia.

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