venerdì 11 ottobre 2013

No alla soppressione-accorpamento di Nefrologia e Dialisi,

No alla soppressione-accorpamento di Nefrologia e Dialisi, mozione di D’Anna: “Ecco come si risparmierebbe veramente”

ANCONA – Il Consigliere Regionale Giancarlo D’Anna, Vicepresidente della V Commissione Sanità, ha presentato una mozione con la quale impegna la Giunta di Spacca affinché elimini il piano di riorganizzazione della rete nefrologica dal riordino delle reti cliniche ospedaliere delle Marche.
Nel documento, l’esponente del Gruppo Misto spiega in quale modo si potrebbe ottenere un risparmio ben superiore a quello approvato ieri dalla Giunta. Eliminando infatti la convenzione con l’unico centro dialisi privato dell’Area Vasta 2 di Falconara Marittima per l’acquisto di sedute dialitiche, che potrebbero essere effettuate nei centri pubblici della Regione, i 1300 dializzati marchigiani continuerebbero a usufruire dei vantaggi che l’attuale rete nefrologica offre loro.
 
Il sottoscritto Giancarlo D’Anna, Consigliere regionale delle Marche
PREMESSO
che i cittadini residenti nelle Marche sottoposti a dialisi sono circa 1300 di cui circa 1000 trattati in emodialisi presso strutture esterne e circa 300 trattati in peritonale a domicilio;
che la Legge Regionale 30 dicembre 1989 n. 33 recante “Organizzazione e disciplina delle strutture Nefro-Dialitiche nella Regione Marche” ha disciplinato l’istituzione ed il funzionamento delle unità operative dell’area di nefrologia;
che la rete nefro-dialitica della Regione Marche, considerata una delle migliori a livello nazionale, è costituita quasi esclusivamente da centri pubblici con la sola eccezione del centro dialisi privato ubicato nell’Area Vasta 2 a Falconara M.ma.
CONSIDERATO
che la proposta di riordino delle reti cliniche ospedaliere del sistema sanitario Regionale, prevede l’accorpamento/soppressione di numerose Strutture Operative Complesse della Rete Assistenziale Nefrologica marchigiana;
che lo stesso documento prevede la modifica delle attuale normativa regionale che regola la rete nefrologica marchigiana;
che si potrebbe ottenere un risparmio ben superiore a quello previsto nella suddetta proposta di riorganizzazione, senza compromettere l’eccellente rete assistenziale nefrologica marchigiana, semplicemente eliminando la convenzione con il Centro Dialisi privato dell’Area Vasta 2 per l’acquisto di sedute dialitiche che potrebbero essere effettuate nei centri pubblici della Regione;
che un paziente in dialisi ha necessità assistenziali e sociali specifiche, perduranti quasi sempre per l’intero arco della vita, che devono trovare risposte e soluzioni in strutture il più possibile vicine al proprio domicilio gestite da personale specializzato e competente
IMPEGNA
la Giunta Regionale affinché
effettui lo stralcio della riorganizzazione della rete nefrologica dalla bozza di riordino delle reti cliniche ospedaliere delle Marche.
Ancona, lì 01.10.2013
IL CONSIGLIERE REGIONALE
Giancarlo D’Anna

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