venerdì 16 novembre 2012

SANITA' CI DICONO CHE “MANCANO I SOLDI “ INVECE...



D'Anna, si continuano a spendere milioni in convenzioni, affitti non necessari e per il fallimento Cup.

Non passa giorno che non si scopra che mancano... perfino le garze. La risposta è sempre la stessa, c'è la crisi,la spending review. Eppure i mali della sanità nelle Marche e in Provincia di PU in realtà in diversi casi hanno poco hanno a che vedere con la spending review . Per essere più precisi si giustificano clamorosi errori e bluff del passato con gli attuali provvedimenti del governo.
Già perché ,ad esempio non è di oggi la convenzione in esclusiva alla s.r.l .privata, Fisiosport, che fa capo a moglie e figli del sindaco di Fossombrone dal 2003 , è costata 360.000 euro l'anno per medicina dello sport e cardiologia. In 10 anni oltre 3 milioni di euro che si potevano risparmiare utilizzando il servizio pubblico.

Vogliamo fare esempi più recenti di provvedimenti presi durante la crisi?Primo tra tutti il Cup regionale. Costato 12 milioni di euro aveva l'obiettivo di eliminare le liste d'attesa. Risultato :soldi buttati per gestire una struttura in odore di parentopoli-amicopoli senza risolvere il problema delle attese, anzi.

Ancora un esempio? Nel 2010 nel pieno della crisi, con delibera 1016 la Giunta Regionale, prendendo atto di una delibera, la 248 del 10 maggio 2010 del Direttore dell'Azienda Marche Nord Aldo Ricci, approva il rinnovo del contratto di locazione del complesso immobiliare sito a Pesaro in Viale Trieste n.391 per la modica somma di 13.500,00 euro al mese per sei anni. Cioè 162.000,00euro l'anno che moltiplicati per i sei anni di contratto sfiorano il milione di euro.

Qui la spending review non c'entra un cavolo. Qui si sono buttati e si continuano a “buttare” soldi pubblici e poi si piange miseria. Danno e beffa vanno di pari passo. Infatti mente si continuano a sprecare soldi per affitti delle varie sedi, l'ex Ospedaletto di Fano, che potrebbe diventare una sede di numerosi uffici vive il suo degrado e abbandono. Un insulto! E pensare che c'è qualche primario, nominato politicamente, che individua nel presunto campanilismo le cause del disastro sanità. Abbia la dignità di starsene zitto sulle cause di quanto sta avvenendo oggi visto che se siamo arrivati a questo punto è anche grazie al suo silenzio.

Giancarlo D'Anna
Vice Presidente Commissione Sanità

2 commenti:

renato ha detto...

Il primo tentativo di lasciare un commento non è riuscito, vediamo se il secondo ha successo. Non è facile non essere un robot quando i caratteri sono illeggibili
Dicevo che non riesco a capire perché il vicepresidente della Commissione Sanità della Regione si limiti a prendere atto di certe nefandezze che accadono in ambiente sanitario anziché promuovere un'inchiesta. Ma forse non ho chiari i compiti ed i limiti operativi di detta commissione. Gradirei lumi sull'argomento, da semplice contribuente.

giancarlo ha detto...

gentile Renato domanda più che lecita.Le commissioni regionali permanenti nella regione Marche sono 6 e si occupano di diverse tematiche e settori.Il loro compito in sede referente è quello "di esaminare le proposte di legge, di regolamento o di atto amministrativo di competenza del consiglio.In sede consultiva per esprimere un parere sulle proposte assegnate ad altre commissioni o su affari per i quali il parere è obbligatorio".Questo per chiarire il ruolo che svolgono commissioni e loro componenti.Le mie denunce, e non semplici prese d'atto,sono altra cosa si occupano di delibere di giunta per le quali non è obbligatorio il parere e quando dovuto è solo consultivo e non vincolante.La parola commissione spesso viene interpretata in altro modo rispetto alle reali prerogative. Le critiche che ho rivolto ai provvedimenti citati nel blog riguardano scelte che in alcuni casi, come la convenzione sulla medicina sportiva hanno visto il ricorso di altri concorrenti che si sono sentiti discriminati.Sugli affitti, dopo reiterate denunce pubbliche nei giorni scorsi il direttore di Marche Nord ha dichiarato di voler rinegoziare il canone. Sul Cup ci sono stati diversi esposti e un ricorso. Esiste inoltre l'istituto della commissione d'inchiesta per la quale è necessario raccogliere 14 firme di consiglieri regionali per poi sottoporre il quesito all'ufficio di presidenza e deve riguardare atti della Regione.Se l'ufficio di presidenza ritiene"non sufficienti le motivazioni" per la richiesta può votare i consiglio regionale l'istituzione della stessa, tendo presente che la maggioranza è dello stesso segno di chi ha preso i provvedimenti. Nella mia esperienza la richiesta di una commissione d'inchiesta sullo scandalo rifiuti collegato all'operazione "arcobaleno" che ho inoltrato è stata accettata e così è stato svolto il lavoro. Una seconda commissione su altro argomento è stata negata. Sulle vicende che hanno portato alla sua domanda si tratta eventualmentedi una competenza della Corte dei Conti e non di una eventuale commissione d'inchiesta.Le interrogazioni che ho presentato su situazioni di spreco sono atti pubblici a disposizione della Corte dei Conti . Sarei felice se la legge permettesse alle varie commissioni di avere il potere che molti credono che abbia cioè anche quello di non solo denunciare eventuali"nefandezze" ma di porvi rimedio correggendo quanto c'è di sbagliato. Così non è purtroppo nonostante la volontà di alcuni di modificare lo status quo anche perchè decisioni importanti non passano nemmeno in commissione come sempre più spesso avviene specie in Sanità.Speso di aver risposto in modo esauriente.