martedì 15 settembre 2009

OSPEDALI RIUNITI:UNA LEGGE TRUFFA.



D’Anna (Pdl): «Un atto consapevolmente ipocrita che non pensa a tutelare i cittadini ma apre le porte all’ospedale unico e mina efficacia ed efficienza dei servizi sanitari» 15 settembre 2009 – «Per mesi la giunta regionale di centrosinistra ha voluto far credere ai cittadini che c’era la volontà di costituire una nuova azienda sanitaria. Una favola alla quale, analizzando oggettivamente dati, cifre ed informazioni, non ho mai creduto. La conferma che il vero obiettivo della Giunta Spacca sia l’Ospedale unico per Pesaro e Fano si è avuta oggi, 15 settembre, durante i lavori dell’Assemblea legislativa delle Marche, riunita per il dibattito e la votazione della legge istitutiva dell’“Azienda ospedali riuniti Marche nord”. Una legge approvata dalla sola maggioranza, fatto già di per sé grave dal momento che il tema della sanità dovrebbe essere il più possibile ragionato e condiviso, ma soprattutto un atto consapevolmente ipocrita perché smentisce quanto dichiarato dalla stessa maggioranza nel corso degli ultimi mesi. Lo ribadisco: nessuna nuova azienda, ma la volontà esplicita di creare un ospedale unico per Pesaro e Fano, con conseguente impoverimento per la Città della Fortuna e le vallate del Metauro e del Cesano per le quali Fano è punto di riferimento». L’intervento in aula del Consigliere regionale del Pdl Giancarlo D’Anna è stato accorato e ben calibrato sulle problematiche che tormentano la sanità della provincia pesarese e della stessa Regione. «Ancora una volta – ha proseguito D’Anna annunciando il suo voto contrario – si è di fronte ad un’azione subdola e deleteria per la comunità. A rimetterci saranno solo i cittadini che non potranno più contare su servizi sanitari efficaci e efficienti. I medici non parlano, ridotti al silenzio con circolari che vietano di intervenire sull’argomento. È evidente: sarebbero tante, forse troppe, le domande poste. Me ne faccio volentieri carico: che fine faranno i beni immobiliari? Che fine faranno le strutture e i servizi per le zone interne? E gli ospedali di Pesaro e Fano? Tutti dubbi emersi chiaramente anche tra le fila della stessa maggioranza, a riprova che questo atto non avrebbe mai dovuto essere stato presentato. Non risolve nulla e non mette insieme niente. In realtà, però, un vantaggio c’è: una legge così concepita andrà a beneficio soltanto di quei pochi che confondono la sanità con gli interessi propri, lontani dalle esigenze dei veri destinatari del servizio sanitario: i cittadini». Giancarlo D’Anna

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