sabato 9 aprile 2011

I FANESI NON VOGLIONO L'OSPEDALE UNICO.

Fano (Pesaro Urbino)- I fanesi non vogliono l’ospedale unico. Sono assolutamente contrari al fatto che venga creato un solo nosocomio sia per Fano che per Pesaro.




E’ questo quanto emerso da una inchiesta da noi fatta tra i cittadini della città. “Sono assolutamente contrario ad un eventuale accorpamento dei due ospedali- afferma Danny Carsetti- Mi sembra evidente che si sia discusso molto senza invece tener conto di quello che pensano i principali protagonisti, cioè i cittadini. Tutti parlano di un nuovo nosocomio e si è patiti subito in quarta come se la cosa fosse già ufficiale. Ho ascoltato bene l’evolversi della questioni Oltretutto appena la notizia è diventata pubblica molti politici hanno iniziato a intervenire in merito assumendo subito una posizione pensando già ad un luogo adatto dove far sorgere il centro ospedaliero. Chi sostiene che deve essere fatto a Fosso Sejore, chi lo vuole a mombaroccio e chi a Carignano.



"Ormai quotidianamente sui giornali c’è sempre qualche assessore o consigliere che parla di questo progetto di Marche Nord –afferma Maria Stella Montini- causando in molti casi una grande confusione che mette in uno stato di incertezza gran parte della comunità. Ho avuto l’impressione che i nostri rappresentati piuttosto che risolvere il problema abbiano l’intenzione di strumentalizzare la questione per sbandierare il proprio pensiero con lo scopo di mantenere e, o, aumentare il proprio consenso elettorale. Tutti sventolano la loro opinione gettando molte parole e discorsi al vento solo per uno proprio tornaconto”.



“La volontà di fare un ospedale unico non mi piace proprio- continua Roberto Eusebi- non vedo la necessità di spendere tutti quei per soldi per una struttura che non è indispensabile. Sia Pesaro che Fano hanno due ospedali che, nonostante molti problemi, funzionano. Anche se non perfettamente vanno avanti e garantiscono quella sufficienza di servizi di cui i cittadini hanno bisogno"



“I centri ospedalieri già -continua Michele Montesi- ce ne sono troppi. Non trovo il motivo sia economico che sia sociale di investire in una struttura unica. Piuttosto troverei saggio potenziare i centri sanitari esistenti. Negli ultimi anni sono stati sistemati gli edifici più vecchi e sono nati nuovi reparti, costati alle amministrazioni comunali milioni di euro, come ad esempio di recente la rianimazione nella città di Rossini. Se veramente venisse fatto un nuovo nosocomio tutti gli sforzi finanziari che sono stati fatti in precedenza andrebbero in fumo e questo non mi sta bene”



“Mi sembra di sentire una barzelletta –dice Federico Bontempi- che purtroppo non fa ridere. Vogliono accorpare tutto però garantiscono non solo che il santa croce e il salvatore rimarranno,ma addirittura verranno anche potenziati. Ma con che soldi? Ma poi stando a queste dichiarazioni 3 ospedali per due città sono forse eccessivi?. Successivamente il pensiero va a tutte le persone residenti nei comuni dell’entroterra, le quali si troverebbero in grande difficoltà soprattutto se anziani. Dal punto di vista logistico non ci sono le misure e i mezzi per garantire un regolare e adeguato servizio. In questo modo per esempio se un cittadino di Barchi fosse costretto a prendere il tram quotidianamente per recarsi in un ipotetico ospedale a Fosso Sejore sarebbe costretto a prendere 2 autobus. Questo comporterebbe sia una spesa quotidiana eccessiva sia una organizzazione macchinosa e lenta.”

TRATTO DA FANOINFORMA

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