venerdì 4 febbraio 2011

POLVERI SOTTILI VELENO INVISIBILE E SOTTOVALUTATO.



Aumentano i tumori infantili conseguenza dell'inquinamento
POLVERI SOTTILI VELENO INVISIBILE E SOTTOVALUTATO.


Le PM10 tornano d'attualità ogni qualvolta vengono imposte restrizioni al traffico, quasi mai per i problemi alla salute, sono infatti circa 6000 le morti collegate alle polveri sottili in Italia ogni anno.

A seconda dell'auto di cui si dispone si è contrari, favorevoli o indifferenti alle restrizioni che vengono adottate dagli enti preposti. Provvedimenti, ancora una volta, non mirati alla tutela della salute bensì al rischio d'infrazione previsto dalla comunità europea che comporta pesanti multe o riduzione di finanziamenti allo stato italiano.

Eppure l'esborso sanitario conseguente la presenza di polveri sottili è consistente, ma diluendosi nel calderone della spesa sanitaria fa poco effetto e pochi s'interessano.

Come poco effetto e notizia ha fatto la deviazione notturna dei Tir per i lavori dell'A14. La denuncia viene da “Nuovo Amico” che ha segnalato circa 3500 bestioni solo domenica scorsa a Pesaro, ma stessa cosa accadrà a Fano e Marotta. Secondo un calcolo non tanto approssimativo 3500 Tir procurano inquinamento come 2 milioni di automobili.



Una vera bomba ecologica in un quadro che vede nelle Marche più che in altre regioni, un'aumento dei tumori infantili i quali sono strettamente collegati all'inquinamento.



E' bene ricordare che le PM10 non sono conseguenza esclusiva del traffico o del riscaldamento degli edifici. Tra le varie sostanze che compongono le poveri sottili la più pericolosa è l'amianto, quello che continua a disperdersi da tetti e manufatti pubblici e privati. Anche qui il pericolo è noto, addirittura in buona parte censito, ma trascurato anche se dopo un pressante e continuo dibattito la Regione Marche ha dato un primo segnale positivo aderendo alla proposta “Eternit Free” che prevede incentivi, per il momento purtroppo solo agli enti pubblici, per la sostituzione del pannelli di eternit sui tetti col fotovoltaico. Triplice il risultato: 1° rimozione di un pericolo per la salute (amianto), 2°meno consumo dei terreni agricoli per il fotovoltaico;3°creazione di nuova occupazione.

Questa a mio avviso dev'essere la strada da intraprendere per ridurre i superamenti dei limiti previsti dalla legge in base ai danni che le PM10 comportano alla salute. Cioè la rimozione e riduzione delle cause. Una seria politica e proposta orientata ad una maggiore diffusione dell'utilizzo del mezzo pubblico, l'offerta di percorsi ciclo-pedonali protetti sono fondamentali .Se si tiene innanzi tutto alla salute ma se allo stesso tempo si vuole evitare di subire provvedimenti a singhiozzo che oltre a non risolvere i problemi in prospettiva, creano solo polemiche e divisioni tra favorevoli e contrari con la conseguenza del rinvio del problema allo “sforamento” successivo.

In tutto questo il ruolo degli enti pubblici è fondamentale. Se è vero che viviamo un momento di ristrettezza di risorse economiche è altrettanto vero che anche nei periodi di vacche grasse non c'è stata mai la dovuta attenzione a queste problematiche. Se non si programmano una serie di interventi concordati e condivisi tra le varie realtà accompagnati da provvedimenti e finanziamenti ad hoc saremo destinati a subire aumenti esponenziali di malattie legate all'inquinamento e il aumento dei costi della sanità in barba al principio del prevenire è meglio che curare.

Giancarlo D'Anna

Vice Presidente Commissione Sanità Regione Marche

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