giovedì 30 maggio 2013

D'Anna presenta una mozione per chiarire la situazione di Tvrs

 

immagineUna mozione, primo firmatario Giancarlo D'Anna del Gruppo Misto, sottoscritta da ben 17 consiglieri regionali appartenenti a tutti partiti presenti in consiglio regionale, è stata presentata sulla vicenda di TVRS.L'assemblea legislativa regionale premes-che la Beta Spa, in qualità di editrice dell’Emittente Televisiva delle Marche Tvrs, ha fatto domanda di operatore di rete, ottenendo dal Ministero i numeri Lcn 11 e 111, in virtù dei requisiti previsti dalla Legge tra cui il numero dei dipendenti;
-che la Beta Spa in tutti questi anni ha beneficiato di contributi pubblici e ha avuto finanziamenti dagli Enti locali attraverso la stipula di convenzioni;
-che da quanto si apprende dalla stampa, la Beta Spa ha avviato la procedura di messa in mobilità per tutto il personale per cessazione dell’attività, affermando di voler mantenere lo che gli stessi bilanci presentati dalla Società non giustificherebbero una scelta così drastica e che quindi la volontà di cessare l’attività e di licenziare tutti i dipendenti sembra nascondere ipotesi molto diverse dalle paventate difficoltà economiche;
-che Tvrs è una delle emittenti televisive più longeve e strutturate della Regione, ed è oggi diventata un punto di riferimento per l'intera che le rappresentanze sindacali presenti in azienda hanno chiesto un immediato incontro con l'Assessore regionale oltre che avere indetto una sciopero di tutto il personale della Beta Spa - Tvrs per avere chiarezza sulla vicenda.

Considerato che la Regione Marche rischia di vedere ridimensionato il pluralismo dell’informazione eche quanto deciso da Beta potrebbe ripetersi nelle altre Aziende televisive della Regione, si rende fondamentale cercare con urgenza delle soluzioni al problema per salvaguardare la questione occupazionale e per difendere le più voci che compongono l’informazione,

tutto ciò premesso impegna la Giunta Regionale a mettere in campo, con l’intervento personale del Presidente Gian Mario Spacca, tutte le azioni necessarie a salvaguardare i 21 posti di lavoro a rischio, nonché ad accertare i veri motivi di una decisione che non trova riscontri economici né situazioni analoghe in ambito, e a tutelare il patrimonio che le emittenti televisive locali rappresentano nella nostra Regione.

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