La demagogia è stata sempre la parola “magica” della sinistra. Quando non sa più cosa dire, cosa fare, insomma quando è in difficoltà, la sinistra accusa gli avversari di demagogia.
Non si sottrae a questa “regola” l’On. Gasperoni sulla vicenda Ospedale Unico.
Dopo essere stato eletto nel collegio di Fano e non essersi interessato mai dell’Ospedale della Città della Fortuna e di tante altre cose, oggi in pensione dal Parlamento ci viene a dire che :”Se si chiudono i due ospedali (Pesaro e Fano) per costruirne uno solo e moderno, le risorse pubbliche si trovano” anche “dalla finanziaria”.
Dalla finanziaria? Come dopo dieci anni a Montecitorio, anni in cui Gasperoni era parlamentare di maggioranza non ha portato una lira sul nostro territorio e oggi da parlamentare in pensione suggerisce ad altri di trovare quei fondi che lui non ha mai chiesto per quest’operazione? Ci vuole una bella faccia tosta con un simile comportamento accusare altri di demagogia.
La verità è un’altra. Il centrosinistra vuole costruire l’Ospedale Unico e gli Ospedali Riuniti, così come previsto dalla delibera di Giunta sono, per stessa ammissione di Gasperoni, “una tappa di avvicinamento all’Ospedale Unico”. Ma sempre il centrosinistra, perlomeno l’Assessore Mezzolani non ha il coraggio di dirlo chiaramente e così con una certa cadenza si susseguono interventi di Associazioni, sindacati, ex dirigenti, parlamentari in pensione che parlano a favore della struttura unica. Mentre dall’altra parte l’Assessore regionale alla Sanità continua a dire “io non ha mai parlato di Ospedale Unico” Una babele.
Se la reale intenzione è, e ne sono convinto, quella di costruire una nuova struttura se ne parli apertamente, senza sotterfugi, mezze parole o interventi programmati e sponsorizzati Si apra un dibattito serio con costi e benefici, su dove reperire le risorse e dove esiste un luogo adatto. Questo non accade semplicemente perché le reali intenzioni sono altre, si tratta di rendere disponibili le aree attualmente occupate dal Santa Croce e dal San Salvatore per altri fini, residenziali e non sanitari. Poi una volta passato il concetto di ospedale Unico lo costruiranno ovviamente a Pesaro all’uscita dell’autostrada con buona pace di Fosso Sejore dove non esistono né spazi né viabilità.
Noi continuiamo a credere che la qualità della vita delle nostre città dipenda anche e soprattutto dai servizi a disposizione dei cittadini ad iniziare dalla Sanità, non è un caso che proprio a Fano oltre 6000 cittadini hanno firmato per un rilancio del Santa Croce e non per la sua chiusura.
Non si sottrae a questa “regola” l’On. Gasperoni sulla vicenda Ospedale Unico.
Dopo essere stato eletto nel collegio di Fano e non essersi interessato mai dell’Ospedale della Città della Fortuna e di tante altre cose, oggi in pensione dal Parlamento ci viene a dire che :”Se si chiudono i due ospedali (Pesaro e Fano) per costruirne uno solo e moderno, le risorse pubbliche si trovano” anche “dalla finanziaria”.
Dalla finanziaria? Come dopo dieci anni a Montecitorio, anni in cui Gasperoni era parlamentare di maggioranza non ha portato una lira sul nostro territorio e oggi da parlamentare in pensione suggerisce ad altri di trovare quei fondi che lui non ha mai chiesto per quest’operazione? Ci vuole una bella faccia tosta con un simile comportamento accusare altri di demagogia.
La verità è un’altra. Il centrosinistra vuole costruire l’Ospedale Unico e gli Ospedali Riuniti, così come previsto dalla delibera di Giunta sono, per stessa ammissione di Gasperoni, “una tappa di avvicinamento all’Ospedale Unico”. Ma sempre il centrosinistra, perlomeno l’Assessore Mezzolani non ha il coraggio di dirlo chiaramente e così con una certa cadenza si susseguono interventi di Associazioni, sindacati, ex dirigenti, parlamentari in pensione che parlano a favore della struttura unica. Mentre dall’altra parte l’Assessore regionale alla Sanità continua a dire “io non ha mai parlato di Ospedale Unico” Una babele.
Se la reale intenzione è, e ne sono convinto, quella di costruire una nuova struttura se ne parli apertamente, senza sotterfugi, mezze parole o interventi programmati e sponsorizzati Si apra un dibattito serio con costi e benefici, su dove reperire le risorse e dove esiste un luogo adatto. Questo non accade semplicemente perché le reali intenzioni sono altre, si tratta di rendere disponibili le aree attualmente occupate dal Santa Croce e dal San Salvatore per altri fini, residenziali e non sanitari. Poi una volta passato il concetto di ospedale Unico lo costruiranno ovviamente a Pesaro all’uscita dell’autostrada con buona pace di Fosso Sejore dove non esistono né spazi né viabilità.
Noi continuiamo a credere che la qualità della vita delle nostre città dipenda anche e soprattutto dai servizi a disposizione dei cittadini ad iniziare dalla Sanità, non è un caso che proprio a Fano oltre 6000 cittadini hanno firmato per un rilancio del Santa Croce e non per la sua chiusura.
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