venerdì 21 dicembre 2012

Ma quali Maya,la "fine" è nelle nostre mani .


Consumo di suolo: ne abbiamo solo per altri 60 anni




di Debora Billi - 20/12/2012





Nel giro di vent'anni, poco cibo, rivolte e migrazioni di disperati. Occorre intervenire prima di subito, in primis in Italia...
erosionesuolo

Sembra incredibile. L'umanità ha coltivato la terra per migliaia di anni, e non c'è nulla che ci appaia più "infinito" della risorsasuolo coltivabile. Invece non è così: sembra che ne abbiamo solo per altri 60 anni, continuando con la tendenza in atto. E non sono catastrofisti svitati o decrescitisti allarmisti a dirlo, ma nientedimento che il Wolrd Economic Forum. Trovate tutto qui sulTime, ecco una traduzione:
Un calcolo a spanne dell'attuale tendenza di degrado dei suoli suggerisce che abbiamo circa 60 anni di terra coltivabile rimasta. Il 40% delle terre agricole del mondo sono classificate come degradate o molto degradate - quest'ultima definizione significa che il 70% dello strato superficiale, quello che consente alle piante di crescere, è ormai andato


A causa dei sistemi moderni di agricoltura intensiva, il terreno superficiale ricco di humus sta andando perso a un ritmo che è da 10 a 40 volte superiore a quello di naturale rimpiazzo.
Le conseguenze saranno che perderemo il 30% di produzione di cibo nei prossimi 20-50 anni, e ciò rispetto ad una domanda che si prevede aumentata del 50%.
Ulteriori conseguenze? Alcune le abbiamo già viste: rivolte nei Paesi più colpiti dal rincaro dei generi alimentari. Si assisterà anche a fughe di massa verso i Paesi più "ricchi", oltre che alla disperata corsa all'accaparramentodelle residue terre buone da parte di chi può permetterselo, ovvero quel land grabbing che sta già avvenendo proprio sotto i nostri occhi.
Leggete l'articolo. E ricordatevi, per tornare in Italia, che qui si è parlato solo di erosione. Aggiungete all'equazione anche le cementificazioni selvagge, le Grandi Opere, le discariche legali o illegali, l'abbandono delle campagnealla desertificazione da parte dei contadini che non riescono più a vivere a causa di un folle sistema economico, e potrete tirare le somme su quanto cibo anche il nostro Paese avrà la possibilità di produrre nei prossimi anni e decenni.
Perché va bene preoccuparsi per l'IMU o il debito, ma se il futuro è la pancia vuota allora è il caso di metterla subito al primo posto.

lunedì 17 dicembre 2012

Sanità, D'Anna solidale coi lavoratori.




D'Anna durante una manifestazione a difesa dell'Ospedale Santa Croce
ANCONA (AN), 17 dic- La manifestazione unitaria del 18 dicembre di FP CGIL – CISL FP – UIL FPL del personale del settore sanità davanti alla sede della Regione MARCHE vede l'appoggio del consigliere regionale fanese e Vice Presidente della Commissione Sanità Giancarlo D'Anna (Gruppo Misto), specie sull'idea di assegnare la "Personalità Giuridica alle Aree Vaste".

Infatti, il Vice Presidente della commissione Sanità, come relatore di minoranza del Piano Socio Sanitario aveva criticato fortemente il metodo e i contenuti del Piano che non hanno tenuto conto delle proposte emerse dalle centinaia di audizioni con associazioni, sindacati e categorie.I risultati sono oggi evidenti.D'Anna ricorda di essere primo firmatario per il Coordinamento di Azione Marche( di cui è portavoce e composto da Romagnoli, Silvetti e Marangoni) di una PDL che prevede l'assegnazione della personalità giuridica dell'Aree Vaste. "E’ necessario-sostiene D'Anna- apportare sostanziali modifiche al sistema con un impianto legislativo più consono alle realtà territoriali marchigiane, cosicché da rafforzare il sistema stesso e renderlo nello stesso tempo più efficace e più efficiente.In tale ottica viene soppressa l'ASUR e vengono istituite cinque Aziende sanitarie locali, alle quali viene attribuita personalità giuridica: la n.1, la n. 2, la n. 3, la n. 4 e la n.5, con sedi, rispettivamente, a Fano, Fabriano, Ancona,
Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.
Le suindicate Aziende sanitarie locali avranno- secondo la proposta di legge- una competenza territoriale più limitata rispetto all'attuale ASUR, cosicché da permettere un migliore radicamento delle medesime sul territorio e consentire quindi l'attuazione di un sistema sanitario regionale capace di garantire effettivamente la centralità del cittadino marchigiano bisognoso di cure in qualsiasi comune esso risieda.

Quanto sopra non è garantito dall'attuale impianto che vede nell' ASUR il soggetto che esercita a livello centralizzato le funzioni di indirizzo,coordinamento e controllo gestionale e contabile dell'attività aziendale e nelle Aree vaste territoriali lo svolgimento di alcune funzioni non esercitabili dalle medesime in maniera completa in quanto non dotate di personalità giuridica pubblica e di autonomia imprenditoriale proposta che gli stessi sindacati rivendicano da tempo.

martedì 11 dicembre 2012

Giornata delle Marche ,dimenticati gli atleti della Città della Fortuna




Non solo Londra, già se si voleva festeggiare lo sport non si dovevano dimenticare gli atleti del territorio che ospitava la Giornata delle Marche che in passato si erano distinti nello sport. Non c'era bisogno di premi ma di una semplice citazione. Non c'è stata ed è grave. Invece la Giornata delle Marche si è trasformata in una sorta di “compleanno” del presidente Spacca rimasto dal primo all'ultimo momento sul palco a dirigere perfino i presentatori della serata. Mancava solo che si mettesse a suonare il piano a quattro mani con Allevi. Ma nella giornata delle Marche Spacca non si è solo scordato degli atleti fanesi ma anche della ricorrenza della Giornata internazionale dei Diritti Umani e mentre il governatore chiedeva un applauso per un imprenditore cinese a capo di una controllata del regime cinese, nel paese orientale venivano arrestati oltre cinquemila cinesi che chiedevano più libertà. Se questo è l'orgoglio marchigiano, non mi ci riconosco.

lunedì 10 dicembre 2012

Dalla parte delle vittime, non degli aguzzini.



Giornata delle Marche, celebriamo lo Sport e i Diritti Umani
D'Anna Spacca si unisca all'appello dei 100 premi Nobel per liberare Liu Xiaobo

Il 10 dicembre è stata istituita La giornata delle Marche, una data impegnativa visto che nello stesso giorno si ricorda la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, ed è anche il giorno della consegna dei Premi Nobel. Quel premio nobel che Liu Xiaobo non ha potuto ritirare nel 2010 in quanto imprigionato dal regime cinese per aver contribuito alla stesura di Carta 08 un documento nel quale si chiedeva il rispetto dei Diritti Umani in Cina.
In quel giorno, del 2010, mentre il dissidente cinese si trovava in galera invece che al Oslo a ritirare il suo riconoscimento, nelle Marche, ad Ancona, il Presidente Spacca premiava in rappresentante degli aguzzini cinesi nella Gionata delle Marche. A distanza di due anni il Presidente della Regione Marche ha cercato di accreditarsi ancora una volta coi cinesi premiando questa volta un “imprenditore” cinese , Tan Xuagunang presidente della controllata dello stato cinese,ShigWechai Group. Ad essere buoni una caduta di stile vista la concomitanza con la giornata della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani . Dichiarazione composta di trenta articoli nei quali è difficile riconoscere il rispetto da parte del regime di Pechino.
E' di ieri la notizia che il “premio”, al presidente della Shig Wechai è rinviato al prossimo gennaio e non come preventivato nella giornata delle Marche che si tiene oggi a Fano.
Non sappiamo se si tratta di una saggia decisione o una fortunata coincidenza, ma siamo felici che non sia accaduto il 10 dicembre con quello che questa data ricorda. Allo stesso tempo lanciamo un appello al Presidente Spacca, si unisca ai 100 premi Nobel che hanno chiesto la liberazione di Liu Xiaobo al nuovo leader cinese Jinping. Lo faccia oggi nella giornata della Regione Marche ma anche e sopratutto dei Diritti Umani.