L’Assessore regionale alla Sanità Mezzolani dice di non aver mai parlato di Ospedale Unico Pesaro-Fano, ma intorno a lui un coro di personaggi continua a intonare la stessa canzone “Occorre un Ospedale Unico”.
A dire chiaramente che il vero obiettivo degli Ospedali Riuniti “è l’Ospedale Unico”, però è stato il presidente della Commissione Sanità Marco Lucchetti del Partito Democratico, lo stesso di Mezzolani, durante una pubblica audizione a Pesaro.
Sempre per il partito Democratico il candidato sindaco di Fano del PD, Federico Valentini, in campagna elettorale, dichiarava di essere sulla stessa posizione di Mezzolani e che la “realizzazione di un unico ospedale era fumo del centrodestra”, contraddicendo quanto dichiarato e verbalizzato da Marco Lucchetti esponente regionale del suo stesso partito. Ma eravamo prima delle elezioni.
Sempre a Fano, in campagna elettorale, Adriana Mollaroli consigliere regionale del PD e presentatrice in passato di una mozione a favore dell’Ospedale Unico, dichiarava in un pubblico dibattito a Fano Tv, che l’Ospedale Unico non era all’ordine del giorno ma di essere comunque favorevole a quell’operazione.
A Pesaro, almeno gli esponenti del centrosinistra sono stati più chiari e coerenti (è facile capire perché) dichiarandosi apertamente per un Nuovo Ospedale ipotizzando anche un luogo:Muraglia. Su questo Ceriscioli e la Catalano sono stai molto chiari: “ Muraglia è già iniziato il progetto della nuova struttura. La viabilità è già disegnata, è a metà strada tra Pesaro e Fano, l’area è di nostra proprietà.”. Se Ospedali Riuniti- come ha dichiarato il presidente della commissione sanità regionale- significa Ospedale Unico è altrettanto chiaro che il Nuovo Ospedale altro non è che l’ospedale Unico. Non ci hanno sempre detto che l’Ospedale Unico avrebbe dovuto localizzarsi tra Pesaro e Fano? Ma che senso avrebbe costruire un nuovo Ospedale quando solo da poche settimane è stato inaugurato in pompa magna a Pesaro il nuovo Pronto Soccorso e la rianimazione dopo anni di attesa con costi vicini agli 11 milioni di euro?
Ogni giorno la Regione ci dice che non ci sono soldi poi appena inaugurato un nuovo reparto si pensa a costruire un altro ospedale con costi enormi? Siamo medici o muratori? avrebbe detto Totò. Sembra muratori.
Ho sempre sostenuto e sono sempre più convinto, che dietro l’Ospedale Unico si nascondono più interessi immobiliari che motivazioni legate alla salute.
Le aree attualmente impegnate con il Santa Croce di Fano e San Salvatore di Pesaro sono la merce di scambio per acquisire le necessarie risorse per costruire un Nuovo Ospedale. La costruzione di quest ’ultimo metterebbe in atto un meccanismo di compravendite,appalti, consulenze, forniture senza precedenti ed è questo, sono convinto il motivo principale di quest’operazione poco chiara come emerge da una lunga serie di dichiarazioni contraddittorie.
Ma che l’Ospedale Unico non sia una vicenda solo da campagna elettorale lo dimostra un recente intervento di Federico Foschi ex responsabile dell’azienda sanitaria di Fano, il quale ad urne chiuse rilancia il dibattito sull’Ospedale Unico ed usa , guarda caso le stesse parole del Presidente della Commisione Sanità regionale Lucchetti:”L’integrazione (ospedali Riuniti) tra i due ospedali ha senso soltanto se intesa come fase preparatoria per arrivare gradualmente all’Ospedale Unico”
Io continuo ad essere ancora, e come sempre da anni a questa parte, fermamente contrario perché quello dell’Ospedale Unico è un percorso poco chiaro ed arriva dopo anni in cui strutture, edifici e servizi e in alcuni casi professionalità sono stati volutamente trascurati per poi giustificare la scelta di una nuova struttura in funzione di un’operazione economico immobiliare che niente ha a che veder con la tutela della salute, come dimostra l’irrisolto problema delle liste di attesa, che comunque servono alla regione per ridurre i costi. Problemi irrisolti come confermano le fughe dei malati verso altre regioni, come dimostrano lavori mal eseguiti come quelli dei nuovi padiglioni del Santa Croce dove addirittura in alcuni reparti si lamentano rigurgiti dai wc e altre problematiche come testimoniano lavori iniziti e mai ultimati come il nuovo IME di Pesaro fermo da 10 anni, le nuove camere operatorie di Fano mai entrate in funzione. Per non parlare dei problemi nei pronto soccorso, nonostante la professionalità degli operatori. Per non parlare delle lunghe attese per le prenotazioni, le analisi e molto altro. A queste problematiche occorre porre rimedio in una Regione dove oltre l’80% del bilanci finisce in Sanità. Si collabori, ci si integri ma lasciamo perdere l’Ospedale Unico. Le città, i paesi della nostra Provincia hanno un’ottima qualità della vita anche per la presenza di servizi come quello che gli ospedali possono fornire. Miglioriamoli , solo così andremo incontro alle esigenze e alle aspettative della nostra gente. L’Ospedale Unico invece è la foglia di fico dietro la quale si nasconde tutto meno che la soluzione ai problemi della Sanità.
Giancarlo D’Anna
Consigliere regionale PdL Marche
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