Oggetto:
“Chiusura della centralina di rilevamento inquinamento atmosferico
di via Montegrappa a Fano”
Il
sottoscritto Consigliere regionale Giancarlo D’Anna
PREMESSO
che
in data 15.01.13 il sottoscritto ha presentato l’interrogazione
n°1093/13 avente per oggetto “Rete di rilevamento atmosferico:
senza la validazione dei dati a rischio la salute dei cittadini di
Pesaro, Fano e del resto delle Marche” con la quale si denunciava
che,
a seguito della mancata manutenzione delle cabine di rilevamento da
parte delle Province, dal 9 gennaio scorso l’ARPAM non valida più
i dati forniti dalle centraline;
che
come specificato nella predetta interrogazione, il D.Lgs
155/10 all’art.1, comma 4 lett. h) cita “La rete di misura è
soggetta alla gestione o al controllo pubblico. Il controllo pubblico
è assicurato dalle Regioni o dalle Province autonome o, su delega,
dalle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente”;
che
ad oggi la Regione Marche non ha ancora ottemperato a quanto disposto
dal D.Lgs 155/10 in merito alla presa in carico della gestione della
rete di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, malgrado le
reiterate comunicazioni delle Province circa l’impossibilità delle
stesse di proseguire in tale attività oltre la fine del 2012.
CONSIDERATO
che
nel corso del 2012 e anche nei primi giorni del 2013, sono stati
accertati dalla rete di rilevamento distribuita nel territorio
regionale superamenti delle soglie limite di legge per le polveri
sottili ben oltre il numero di volte consentite ed in particolare
l’impianto di rilevamento di via Montegrappa a Fano ha superato il
predetto limite 58 volte contro le 35 permesse dalla vigente
normativa;
che
malgrado
quanto sopra riportato, la Regione avrebbe intenzione di dismettere
proprio la centralina di rilevamento di via Montegrappa a Fano,
impianto ubicato in una zona abitata e interessata da un’alta
intensità di traffico.
La cabina di rilevamento è tra l’altro posizionata di fronte la
Scuola Elementare Filippo Corridoni;
che
la Dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Pesaro Urbino
Dott.ssa Elisabetta Cecchini, che fino al 2012 ha seguito gli
impianti di rilevamento in oggetto, ha espresso tutta la sua
contrarietà di fronte a tale scelta perché ancora una volta sarà
il territorio della nostra Provincia a pagare per i tagli della
spending review e i cittadini saranno privati del diritto
riconosciuto dall’UE di conoscere i dati relativi all’aria che
respirano. In pratica si vuole risolvere il problema dei superamenti
dei limiti di legge evitando di raccogliere i dati utili e
nascondendo gli sforamenti delle sostanze inquinanti alla
popolazione;
che
sempre
secondo la Dottoressa Cecchini,
lo
stesso D.
Lgs 155/10 non consente l’eliminazione di una centralina che per 4
anni consecutivi abbia registrato valori che superano i limiti di
legge;
CONSIDERATO
INOLTRE
che
come pubblicato negli anni scorsi da settimanali nazionali, in Italia
si
è registrato un forte aumento di casi di tumori nella popolazione in
età infantile e adolescenziale,
passando dai 146,9 casi per milione del 1998 ai 172 casi per milione
nel 2005. In particolare nelle Marche si è superata questa già
elevata media nazionale con la registrazione di 174,1 casi di tumore
per milione, un incremento pari al 38%;
che
ricercatori
e scienziati indicano nell’inquinamento atmosferico una delle cause
dell’insorgenza di tali tumori, con particolare riferimento alla
presenza di polveri sottili, benzene e smog nell’aria che
respiriamo;
che
a
fronte di tale situazione la rete di rilevamento dell’inquinamento
atmosferico regionale andrebbe sfruttata a pieno e addirittura
potenziata nelle aree critiche del nostro territorio per la raccolta
dati e la successiva ricerca di soluzioni volte a migliorare la
qualità dell’aria che i cittadini respirano ogni giorno;
che
negli
ultimi mesi si è giustamente data molta risonanza a futuri impianti
di produzione energia con impatto negativo per la salute dei
cittadini ma poco o niente si è fatto per ridurre concretamente gli
effetti e le conseguenze dell’annoso problema dell’inquinamento
da Pm10
INTERPELLA
la
Giunta Regionale per conoscere:
- se la dismissione delle centraline come quella di Fano, sia una resa incondizionata alle polveri sottili e alle gravi conseguenze causate dagli inquinanti presenti nell’aria registrati dall’impianto stesso durante lo scorso anno in una zona abitata e interessata, tra l’altro, dalla presenza di edifici scolastici;
- se la Regione, a fronte dei dati sull’inquinamento atmosferico rilevati dalle cabine nell’anno 2012 e nei primi giorni del 2013 con conseguente grave rischio per la popolazione esposta alla presenza di sostanze nocive per la salute, non ritenga necessario adottare provvedimenti immediati per ottemperare a quanto previsto dal D. Lgs 155/10 in merito alla gestione della rete e pensare altresì ad un suo potenziamento anziché alla dismissione di alcune importanti centraline.
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