E' la minaccia di ricevere “ pesanti sanzioni” dalla Comunità Europea a convincere la Giunta regionale delle Marche a prendere provvedimenti contro le PM10 e non come sarebbe dovuto accadere, il preoccupante e costante aumento dei tumori infantili nella nostra regione o come le gravi problematiche respiratorie legate all'abnorme presenza di polveri sottili o lo scadimento complessivo della qualità della vita delle aeree interessate a flussi abnormi di traffico automobilistico.
Il fenomeno delle poveri sottili è arcinoto, ma essendo quest'ultime “invisibili” per la Regione è come se non esistessero. Salvo “prendere atto” dopo la minaccia di sanzioni della Comunità Europea per il mancato rispetto delle normative sui limiti di PM10 da una parte. Dall'altra ipotesi di avvisi di garanzia com'è accaduto in passato al Presidente della Regione Toscana e più di recente al collega della Lombardia per non avere adottato provvedimenti atti a limitare i superamenti dei limiti di inquinamento previsti dalla legge.
Un bel modo di governare quello della Giunta Spacca. S'interviene solo quando costretti e non quando è necessario.
Non sarà solo il blocco del traffico a risolvere la grave problematica. Il solo blocco è fumo negli occhi. Servono interventi strutturali che puntino non solo all'utilizzo di auto con moderni filtri che limitano l'inquinamento, ma con una valida alternativa al traffico su gomma, un vero rilancio dei mezzi pubblici, l'eliminazione delle vecchie caldaie a gasolio ad iniziare da quelle presenti negli edifici pubblici, una seria politica, anche attraverso opportuni incentivi, di bonifica dell'amianto presente sul territorio.
Senza questi ed altri provvedimenti assisteremo alla solita sceneggiata. Provvedimenti tampone senza affrontare seriamente e concretamente il problema in attesa del successivo superamento dei limiti delle PM10.
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