mercoledì 1 settembre 2010
OSPEDALE:HANNO PAURA DELLA MOBILITAZIONE DELLA GENTE
Mentre si avvicina la data della Manifestazione del 18 settembre a favore di un vero rilancio del Santa Croce che necessariamente passa attraverso la rinuncia del progetto Ospedale Unico, si susseguono gli interventi di quanti in questi anni se ne sono stati silenziosi sulle problematiche del nasocomio fanese ad iniziare da quelle camere operatorie, progettate nel 1993, mai entrate in funzione ma per le quali sono stati spesi miliardi di lire.
Tutti in campo, chi per dire che l'Ospedale unico non si farà mai, nonostante la conferenza stampa di Mezzolani nella quale si dichiarava l'intenzione di procedere su quella strada. Chi a dire che non c'è un progetto, nonostante la presentazione che Direttore Carmine Ruta ha fatto, con tanto di diapositive, della nuova struttura nella seduta congiunta del consiglio comunale di Pesaro,Fano e Provincia. Chi a dire che invece l'ospedale Unico serve perché le due strutture sono vecchie quindi ne serve una nuova dimenticando,che anche quando si sono costruite strutture nuove,vedi i nuovi padiglioni del Santa Croce, non è poi cambiato tanto,anzi.
Un dibattito acceso dunque che non ci sarebbe stato senza mobilitazione, se non ci fossero state quelle migliaia di firme, (per le quali non ci sono termini temporali)che continueremo a raccogliere anche il giorno della manifestazione e anche oltre se sarà necessario tenere viva l'attenzione.
Già senza questa mobilitazione ci saremmo trovati senza dibattito e con due ospedali chiusi per finanziare l'Ospedale Unico. Ecco cosa infastidisce. Infastidisce il fatto che la gente si mobiliti,che sia disponibile e pronta a scendere in piazza per difendere non solo il proprio Ospedale ma il proprio diritto a conoscere e partecipare a quello che sarà il futuro della sanità e con esso la qualità della vita del nostro territorio. Non può essere altrimenti visto che sono in molti gli esponenti politici ad essere trasversalmente favorevoli all'ospedale unico . Molti, ma pochi, pochissimi rispetto al numero crescente di cittadini che non si lasciano convincere dalle sirene che vedono nell'ospedale unico la panacea di tutti i mali.
Io sono convinto che la città questa volta non se ne starà a guardare e scenderà a manifestare pacificamente per un Santa Croce che dia quelle risposte che negli anni sono mancate. Oggi si comprende perché. Per giustificare quell'operazione che porta all'ospedale unico.
Giancarlo D'Anna
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