martedì 15 marzo 2011

LIBIA: IN FUGA DA BENGASI, AMAREZZA PER MANCATO SOSTEGNO OCCIDENTALE

Tripoli, 15 mar. - (Adnkronos/Aki) - I leader della rivoluzione contro Muammar Gheddafi hanno promesso che combatteranno fino alla morte, ma sono molti i cittadini di Bengasi che stanno lasciando la citta' simbolo dell'opposizione per dirigersi verso il confine egiziano. Tra loro e' alta l'amarezza per il mancato sostegno dei Paesi occidentali ai ribelli, tra cui la tanto richiesta no-fly zone e gli equipaggiamenti militari per contrastare le truppe del Colonnello. ''Ci hanno traditi'', dice al quotidiano britannico 'Guardian' Ahmed Malen, uno dei volontari rivoluzionari anti-Gheddafi a Bengasi. ''Se ci uccidono tutti, l'Occidente avra' il nostro sangue sulle mani. Non credono nella liberta'. Sono dei codardi'', ha aggiunto. Anche la sconfitta di Ajdabiya, oggi conquistata dall'armata verde, segna l'ultima di una serie di citta' conquistate dai ribelli e poi rapidamente riprese dal regime di Gheddafi. Alcuni tra i 135mila residenti di Ajdabiya avevano gia' lasciato la citta' prima dell'arrivo delle truppe lealiste, altri si sono affrettati a farlo insieme ai ribelli. Molti a Bengasi temono le ritorsioni degli agenti del Colonnello e sostengono di non avere altra scelta se non battersi per la propria sopravvivenza.

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