“Occorre dragare tutto e depositare in sito temporaneo. La vasca di colmata è lungi da venire, infatti prima di settembre non inizieranno i lavori il che vuol dire che la disponibilità di quel sito slitta al 2012 se non ci sono ulteriori problemi. Resta il fatto che il dragaggio non è più rinviabile. La proposta del sito temporaneo l'avevo fatta, inascoltato, già due anni fa. E' chiaro questa è una soluzione più costosa del conferimento diretto nella vasca di colmata. Ma quella vasca, nonostante garanzie, promesse, interessamenti veri o fasulli non è ancora pronta e non c'è certezza che una volta pronta possa ospitare tutto quanto dragato a Fano. Giusta quindi la protesta della marineria. Il rischio è serio ed aspettare oltre sarebbe folle. La Regione si è presa degli impegni che ancora una volta non ha mantenuto. Si ricordi la Regione Marche, oltre la moretta, di chi quella bevanda l'ha fatta conoscere con un lavoro duro: la marineria di Fano. Attendere ancora non è più tollerabile, si mette a rischio non solo un settore, ma anche l'incolumità di chi l'esercita.
venerdì 11 marzo 2011
FANO, D'ANNA:IL DRAGAGGIO DEL PORTO NON E' PIU' RINVIABILE
“Occorre dragare tutto e depositare in sito temporaneo. La vasca di colmata è lungi da venire, infatti prima di settembre non inizieranno i lavori il che vuol dire che la disponibilità di quel sito slitta al 2012 se non ci sono ulteriori problemi. Resta il fatto che il dragaggio non è più rinviabile. La proposta del sito temporaneo l'avevo fatta, inascoltato, già due anni fa. E' chiaro questa è una soluzione più costosa del conferimento diretto nella vasca di colmata. Ma quella vasca, nonostante garanzie, promesse, interessamenti veri o fasulli non è ancora pronta e non c'è certezza che una volta pronta possa ospitare tutto quanto dragato a Fano. Giusta quindi la protesta della marineria. Il rischio è serio ed aspettare oltre sarebbe folle. La Regione si è presa degli impegni che ancora una volta non ha mantenuto. Si ricordi la Regione Marche, oltre la moretta, di chi quella bevanda l'ha fatta conoscere con un lavoro duro: la marineria di Fano. Attendere ancora non è più tollerabile, si mette a rischio non solo un settore, ma anche l'incolumità di chi l'esercita.
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