sabato 18 dicembre 2010

SANITA', FANO LA CENERENTOLA DELLA PROVINCIA E DELLA REGIONE.

Sanità: Fano penalizzata rispetto a Pesaro. Pesaro penalizzata rispetto ad Ancona.


D'Anna:dall'atto aziendale Marche Nord e dal Piano Socio Sanitario esce un quadro penalizzante per il territorio, sopratutto per Fano.



Mentre c'è chi si affida al “mago” per vedere un futuro radioso per Fano, c'è chi le sue “carte” le ha già giocate spostando il “futuro della sanità”provinciale a nord di12 km.



Con la secessione della Val Marecchia, Fano e la zona che rappresentava

dal punto sanitario, aveva superato quella di Pesaro. 141.351 abitanti la prima 137.222 la seconda.

L'unico presidio Ospedaliero che faceva capo a Pesaro, cioè Novafeltria se n'è andato in Romagna. L'unione Pesaro Novafeltria in passato, come ci ha ricordato negli scorsi mesi l'Avv. Ferdinando Corrado-consulente dell'organizzazione sanitaria- fu “necessaria per inventare un legame tra il territorio di Pesaro e la Valmarecchia contro ogni logica,che avrebbe consigliato un collegamento con Urbino”per “costituire l'Azienda Ospedaliera San Salvatore per una questione di mero prestigio”.

La secessione quindi, ridimensiondo il numero di utenti della Zona di Pesaro aveva conseguentemente creato per Fano un potere “contrattuale” favorevole, tanto che lo stesso avv.Ferdinado Corrado ipotizzava “condizioni vantaggiose per l'Ospedale Santa Croce in virtù della presenza dei presidi ospedalieri di Fossombrone e di Pergola”.



E' successo l'esatto contrario. Chi ha lanciato l'allarme è stato tacciato di campanilismo e di non voler “sedersi al tavolo delle trattative”. Oggi a “trattative” concluse ad atto aziendale redatto si piange sul latte versato. Eppure era tutto già scritto. Lo avevo reso noto e denunciato in tempi non sospetti. Lo feci citando il verbale dell'incontro con gli assessori regionali Mezzolani e Marcolini prima della votazione della legge Ospedali Riuniti Marche Nord ed esattamente il 23 luglio 2009 dove Mezzolani dichiara, come risulta dal verbale della Commissione a pagina 4 :”A nord si tratta sostanzialmente di rafforzare l'Azienda che già c'è (San Salvatore) perché così com'è non avrebbe nemmeno le caratteristiche e la forza di andare avanti”. In altre parole, per chi non l'avesse capito prima della legge e dopo l'approvazione della legge, l'operazione Ospedali Riunti è solo una maschera che nasconde il rafforzamento del San Salvatore di Pesaro, sulla pelle del Santa Croce, di Fano e della Vallata del Metauro e degli abitanti di queste realtà. Sarà una coincidenza, un caso,una svista sta di fatto che l'atto Aziendale degli Ospedali Riuniti Marche Nord “ostenta” il logo e solo il logo del San Salvatore, messaggio subliminale?

L'atto Aziendale è una conferma che Fano esce con le ossa rotte. L'atto Aziendale è allo stesso tempo un'accusa a chi politicamente e consapevolmente ha favorito, sottaciuto, condiviso una linea politica che vuole portare ad un'unica struttura nonostante prima delle elezioni regionali l'assessore Mezzolani negasse che quello fosse l'obiettivo.

Ospedale Unico che le lobby interessate vorrebbero a Muraglia, ipotesi confermata dal previsto casello autostradale Santa Veneranda funzionale appunto al “Nuovo Ospedale”. Con quali soldi? Presto detto col project financing com'ho sempre sostenuto ed oggi è confermato da un recente articolo su un quotidiano locale. Un'operazione più speculativa che sanitaria. Un'operazione trasversale come sempre accade quando ci sono in ballo forti interessi o forti poteri. Un'operazione che si basa su “disinformazione” dove addirittura c'è chi, come il senatore Ucchielli pur di convincere della “necessità” di un'Ospedale Unico parla delle strutture di Pesaro e Fano risalenti a trecento anni orsono, quando tutti sanno che il nucleo originario del Santa Croce e del San Salvatore,che non superano i 100 anni, è solo una minima parte delle strutture complessive che sono invece recenti se non recentissime. Noi continuiamo a ritenere che una buona sanità e fatta di bravi medici e di moderne apparecchiature. Ne è consapevole anche la Regione Marche tanto che nel Piano Socio Sanitario 2010-2012 prevede “potenziamento e concentrazione di alte specialità ,forte orientamento alla ricerca e all'innovazione con particolare attenzione alla medicina molecolare e alla medicina predittiva strettamente integrate con l'attività di ricovero e cura” peccato che preveda tutto ciò ad Ancona mentre per il “nord “ della regione e prevista solamente “la copertura del bisogno di cura al livello minimo di area vasta”,come risulta dalla pagina 176 del piano in questione. Carta canta .



Giancarlo D'Anna

Vice Presidente commissione sanità

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