Ceriscioli
e i coccodrilli nella palude dell'Azienda Marche Nord.
Di
cosa si lamenta Ceriscioli e quanti insieme a lui hanno
sponsorizzato, condiviso, richiesto, voluto l'Azienda Marche Nord in
prospettiva dell'Ospedale Unico? Il progetto è stato chiaro da
sempre. Creare un'unica struttura provinciale, come prevede il Piano
Socio Sanitario,”per
la copertura a livello minimo di assistenza e cura “.Se
poi la struttura si identifica con un unico edificio o con un'unica
amministrazione poco cambia per i servizi che rimangono e rimarranno
a livello minimo, come quotidianamente i cittadini verificano sulla
propria pelle. Questo ha favorito e continuerà a favorire la
mobilità passiva e quelle lobby che lavorano affinché ciò accada
anche grazie all'ingenuità,all'ignoranza, alla condivisione,
all'arroganza ha condiviso le scelte della Regione e criticato chi in
tempi non sospetti denunciava quanto sarebbe accaduto. Oggi c'è un
invasione di coccodrilli che col loro pianto quotidiano cercano di
rifarsi una verginità spolverando e utilizzando teorie che in
passato avevano criticato. L'Azienda Marche Nord è nata e sopravvive
solo ed esclusivamente per accorpare servizi e strutture, per
chiudere gli ospedali dell'entroterra e per deviare servizi e risorse
su Ancona e in Romagna. Piuttosto che piagnucolare, Ceriscioli
farebbe bene ad appoggiare la proposta di legge che elimina Marche
Nord garantendo collaborazione e risorse per gli ospedali di Pesaro e
Fano senza svilire l'entroterra. Tutto il resto è solo propaganda
che si adegua ai malumori dei cittadini senza andare a fondo alla
questione e senza risolvere alcun ché. Un film già visto che non
trova più spettatori.
Giancarlo
D'Anna
Vice
Presidente Commissione Sanità Regione Marche
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