Regione
Marche, D'Anna denuncia: “esportiamo malati” con una spesa di
oltre 30 milioni di euro l'anno di mobilità passiva nella sola
Provincia di PU e importiamo, sempre in Provincia di PU tonnellate di
rifiuti pericolosi da San Marino. E' pura follia!
Dopo
essere stata rinviata la scorsa settimana, torna in Consiglio
Regionale la proposta di legge che da il via all'accordo con San
Marino per smaltire nelle Marche 8100 tonnellate di rifiuti
pericolosi e non del Titano.
"Mentre nelle Marche, giustamente, si prendono provvedimenti per limitare e differenziare i “nostri” rifiuti, si aprono le porte a quelli prodotti altrove. In questo caso da San Marino, in quanto “le caratteristiche del territorio della vicina repubblica nonché l'alta densità abitativa impediscono di realizzare impianti di smaltimento idonei ed adeguati al fabbisogno e determinano, di conseguenza una situazione di difficoltà nella gestione dei rifiuti “ Così recita l'intesa tra lo stato italiano e San Marino. Tradotto, nelle Marche o quantomeno in alcune zone delle Marche, ad iniziare dalla provincia di PU, dove la densità della popolazione è bassa mettiamoci i rifiuti locali e visto che ci siamo anche quelli della repubblica del Titano. Una volta si cercavano turisti dall'estero oggi i rifiuti.
Così Il consiglio regionale sarà chiamato domani, dopo l'ok arrivato l’8 ottobre scorso dalla Giunta regionale a votare l'accordo che prevede l'arrivo di rifiuti speciali pericolosi e rifiuti speciali non pericolosi e ai fini dello smaltimento, per un quantitativo massimo annuo pari a 3100 tonnellate o del recupero, per un quantitativo massimo annuo pari a 5000 tonnellate.
Questo accordo, anche se non è scritto nella legge, coinvolgerà sopra tutto la Provincia di Pesaro Urbino per via della questione geografica.
"Mentre nelle Marche, giustamente, si prendono provvedimenti per limitare e differenziare i “nostri” rifiuti, si aprono le porte a quelli prodotti altrove. In questo caso da San Marino, in quanto “le caratteristiche del territorio della vicina repubblica nonché l'alta densità abitativa impediscono di realizzare impianti di smaltimento idonei ed adeguati al fabbisogno e determinano, di conseguenza una situazione di difficoltà nella gestione dei rifiuti “ Così recita l'intesa tra lo stato italiano e San Marino. Tradotto, nelle Marche o quantomeno in alcune zone delle Marche, ad iniziare dalla provincia di PU, dove la densità della popolazione è bassa mettiamoci i rifiuti locali e visto che ci siamo anche quelli della repubblica del Titano. Una volta si cercavano turisti dall'estero oggi i rifiuti.
Così Il consiglio regionale sarà chiamato domani, dopo l'ok arrivato l’8 ottobre scorso dalla Giunta regionale a votare l'accordo che prevede l'arrivo di rifiuti speciali pericolosi e rifiuti speciali non pericolosi e ai fini dello smaltimento, per un quantitativo massimo annuo pari a 3100 tonnellate o del recupero, per un quantitativo massimo annuo pari a 5000 tonnellate.
Questo accordo, anche se non è scritto nella legge, coinvolgerà sopra tutto la Provincia di Pesaro Urbino per via della questione geografica.
E'
evidente che non si può da una parte sostenere una politica di
riduzione dei rifiuti e dall'altra smaltire quella degli altri come
non si può sostenere la vocazione del turismo
paesaggistico-enogastronomico del territorio e poi alternare
discariche e pannelli fotovoltaici tra un borgo e l'altro. Vedremo in
aula chi si estranea dalla lotta.
Giancarlo D'Anna
Vice Presidente Commissione Sanità delle Marche