D'Anna,
a fronte di numero di abitanti ed estensione territoriale superiori
ad altre realtà l'Area Vasta n.1 subisce i tagli maggiori a
vantaggio del resto della Regione.
L'incontro
tra Commissione Sanità l'Assessore Mezzolani e il direttore
Ciccarelli tenutosi ieri ad Ancona non ha convinto. Se da una parte i
vertici regionali della Sanità hanno ribadito che i provvedimenti
della riforma sanitaria saranno condivisi coi territori dall'altra i
fatti dimostrano l'esatto contrario. Ci sono i numeri a
testimoniarlo. E i numeri diventano drammatici se si guarda a quanto
accadrà in provincia di PU.
La
cosi detta spending review (L n..135/2012) chiede la riduzione del
tasso dei letti ospedalieri al 3,7 per mille abitanti di cui lo 0,7
per riabilitazione e lungodegenza post-acuzie , precedentemente il
tasso era del 4 per mille. Questi tagli, imposti dalla Legge
nazionale ,devo essere attuati in tutta la Regione .Guardano,
analizzando i numeri si comprende meglio cosa accadrà sui territori
e chi da questi provvedimenti esce penalizzato.
A
fronte di una popolazione di 366.963 abitanti la percentuale di
posti letto dell'Area Vasta n.1 (provincia di PU) è del 2,76 per
mille. Contro il 3,76 dell'AV3 che ha 50.000 abitanti in meno, il 3,7
dellAV5 che ha 150.000 abitanti in meno e contro il 4,66 di Ancona
AV2.
Numeri
chiari e penalizzanti dai quali la Provincia di PU e sopratutto
l'entroterra esce con le ossa rotte .Quale criterio è stato
utilizzato? Il numero di abitanti certamente no, in quanto l'Area
Vasta n.1 è la seconda per numero di abitanti. Decimare i posti
letto nella Provincia di Pesaro Urbino serve solo a rafforzare,
ancora una volta Ancona, nonostante l'Area Vasta n.1 abbia
un'estensione territoriale superiore a quella di tutte le altre Aree
Vaste.
Non
solo, questo taglio oltre alle conseguenze dirette sulle attuali
strutture ospedaliere crea inevitabilmente delle fratture all'interno
dei territori tra chi avrà ,subirà un trattamento diverso. Se a
questo aggiungiamo che in Provincia di PU l'Azienda Marche Nord sta
già creando forti malumori ,anche tra chi l'ha in una prima fase
sostenuta, in quanto è sempre più evidente la concentrazione dei
servizi più importanti su Pesaro, ci si rende conto che a parte il
capoluogo di Provincia,nel tempo rimarrà un'unico ospedale, quello
del capoluogo appunto.Privando entroterra e costa, Pesaro a parte,
del diritto di avere una sanità accessibile. Su questa strada ci
stiamo avviando lentamente e inesorabilmente. A questo bisogna
opporsi con forza . Alla doverosa protesta per le imposizioni in
atto, devono seguire provvedimenti legislativi. Da questo punto di
vista è già depositata da oltre un anno una proposta di legge che
assegna alle Aree Vaste “la personalità giuridica” detto in modo
semplice la possibilità di scegliere cosa fare sul proprio
territorio. Negli scorsi giorni ho sollecitato con una mail tutti i
sindaci delle Marche ad appoggiare tale iniziativa. Altre strade ad
oggi non garantiscono maggiori possibilità di incidere
concretamente. Rimarrà l'appello inascoltato com'è accaduto in
passato con le denunce su quanto sarebbe accaduto con l'applicazione
del Piano Socio Sanitario?
Giancarlo
D'Anna
Vice
Presidente Commissione Sanità Regione Marche
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