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D'Anna, oggi tutti si lamentano del
Piano Socio Sanitario dopo esser stati in silenzio mentre si
consumava l'inganno.
SANITA', FOSSOMBRONE L'OSPEDALE CHIUDE MA NON TUTTI “PIANGONO”MISERIA
Succede sempre così quando un
tema diventa di attualità ,come conseguenza del malumore dei
cittadini, scendono in campo quanti hanno creato il problema, quanti
l'hanno sottovalutato, quanti l'hanno agevolato e condiviso, quanti
sono rimasti in attesa di sposare la tesi vincente.
L'applicazione del Piano Socio
Sanitario è una testimonianza forte e recente di come vanno queste
cose.
Quel Piano, è arrivato
all'approvazione in Consiglio Regionale con 3 anni di ritardo
nonostante le sollecitazioni e proteste di alcuni ,tra cui il
sottoscritto relatore di minoranza del Piano stesso. Tre anni in cui
la V Commissione ha fatto centinaia di audizioni, alle quali molti
Masaniello dell'ultima ora non hanno mai partecipato, pur essendo
stati invitati, nelle quali i soggetti interessati oltre a dire la
propria potevano valutare al meglio quanto stava per accadere alla
sanità delle Marche e nei territori. Poco o niente di questo è
accaduto salvo le eccezioni di un Comune , quello di Pergola e di
alcuni comitati ad iniziare dal primo in ordine di tempo cioè quello
a difesa dell'Ospedale S Croce e della Sanità nella Provincia di PU
che per primo ha organizzato incontri e manifestazioni nel momento in
cui le decisioni non erano ancora state prese.
Quanto stava per accadere arrivò
perfino a Roma dove ad un incontro con l'allora Ministro della salute
Fazio con Parlamentari e Consiglieri regionali Pdl nominati ed eletti
nelle Marche evidenziai quanto il Piano stava per attuare e cioè lo
smantellamento degli ospedali dell'entroterra l'accorpamento di Fano
all'azienda San Salvatore di Pesaro e quindi un'unica struttura
provinciale “per la copertura del fabbisogno di assistenza e cura a
livello minimo di Area Vasta “(l'intera provincia).Il ministro ci
disse che il Governo di Centro Destra condivideva quanto la Regione
Marche stava attuando in quanto “c'erano troppi ospedali”.
Feci notare che se le Marche potevano vantare una longevità
superiore ad altre Regioni lo dovevano anche all'accessibilità ai
servizi sanitari di cui gli ospedali sono un riferimento importante
specie nell'entroterra. Niente di fatto alle mie considerazioni e
proteste non c'è stato seguito né da parte del Ministro né da
parte dei colleghi, né nel direttivo regionale come in quello
provinciale. Come ho già dichiarato nel momento in cui ho lasciato
il Pdl questa è una delle ragioni della mia scelta. Oggi con la
“rivolta” del territorio in atto nascono come funghi i paladini
della sanità.
ERA TUTTO SCRITTO DA ANNI. Anni
persi e difficili da recuperare. Tra le motivazioni addotte dalla
Giunta Regionale per l'eliminazione di alcuni ospedali c'è quello
della necessità di risparmiare. E' vero il risparmio è oggi
necessario però le scelte vanno condivise ecco perché ho presentato
una Proposta di Legge per l'attribuzione della Personalità
Giuridica delle Aree Vaste. Solo così il territorio si riappropria
attraverso i suoi rappresentanti del diritto dovere di scegliere come
organizzare e coordinare l'esistente e decidere per il futuro. A
questa pdl se ne aggiunge un'altra quella per l'eliminazione
dell'Azienda Marche Nord. Perché? Perché quell'azienda è di fatto
già l'Ospedale Unico e il Piano Socio Sanitario identifica un'unica
struttura “per la copertura del fabbisogno di assistenza e cura su
Area Vasta” in pratica la strada che porterà negli anni ad
un'unico ospedale per provincia con TUTTE le eccellenze su Ancona
che già assorbe oltre il 70% delle risorse.
Ma se di risparmi vogliamo
parlare mentre l'ospedale di Fossombrone sta chiudendo su Fossombrone
continua il fiume di danaro verso la società che fa capo alla
famiglia del Sindaco, la Fisiosport che anche nel 2012
attraverso la Detemina n.94/ASURDG del 1.2.2013 assegna un tetto di
spesa di 341.574 alla Fisiosport per la Medicina dello Sport cioè
quelle visite mediche alle quali devo essere sottoposti i nostri
figli che praticano attività sportive. Quelle visite possono
essere fatte senza problemi senza affidarle al privato . Così
non è da decenni e sia una mia interrogazione come un'interpellanza
sullo stesso argomento non hanno mai trovato risposta in consiglio
regionale. Sta di fatto che alla famiglia Pelagaggia il 10 anni
sono arrivati oltre 4 milioni di euro per la convenzione con il
servizio sanitario regionale. Così mente l'Ospedale di Fossombrone
chiude …...
L'ennesima vergogna non più
tollerabile e giustificabile e non è l'unico caso. Si fermi una
volte per tutte lo scempio.
Giancarlo D'Anna
Vice Presidente Commissione Sanità
Membro del Comitato a difesa del Santa
Croce e della Sanità in Provincia di PU
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