Lavori iniziati da 5 anni e mai ultimati |
E' uno scandalo che va avanti da decenni quello della camera mortuaria di Fano prima per anni un lungo contenzioso tra comune e Asl sul chi avrebbe dovuto gestire e conseguentemente costruire i necessari nuovi locali.. Una volta accertata che la competenza della Camera Mortuaria del Santa Croce era ed è dell'Asur, è iniziato il calvario della costruzione della nuova camera mortuaria .
In realtà pochi sanno che le così dette nuove camere mortuarie altro non sono,o dovrebbero essere, che il luogo di vestizione e conservazione delle salme prima di essere esposte. Per i defunti infatti è prevista l'esposizione nelle vecchie camere mortuarie ristrutturate i cui lavori di sistemazione ed adeguamento sono iniziati cinque anni fa e mai terminati nonostante i continui solleciti,le proteste e le denunce.
In altre parole una situazione dalla quale emerge prima di tutto una insensibilità nei confronti di quanti si vengono a trovare nella dolorosa e drammatica situazione della perdita di un congiunto .
Poi l'incapacità nel portare a termine un lavoro che richiederebbe pochi mesi,in oltre cinque anni. Per continuare con la palese violazione delle norme igienico sanitarie previste per la cura ed esposizione delle salme a cui si aggiunge il mancato rispetto dei dipendenti della struttura costretti ad operare in condizioni difficili. Non basta. Col trascorrere del tempo alcuni significativi problemi testimoniano il totale menefreghismo nei confronti del problema.
Primo, come conseguenza della neve dello scorso inverno alcuni coppi del tetto della nuova struttura sono scivolati e caduti a terra. Da allora è stata posizionata una ,antiestetica ,impalcatura degna di un cantiere edilizio e non di un luogo dove si ricordano e si visitano i defunti prima della sepoltura. I lavori di sistemazione del tetto non sono stati mai effettuati. Immaginiamo che la permanenza dell'impalcatura abbia un costo e così ancora una volta danno e beffa se ne vanno a braccetto.
Più di recente, l'impianto di condizionamento e di abbattimento delle temperature , indispensabile in presenza di cadaveri, è saltato esono passate settimane senza un intervento riparatore e così ci si è affidati ad alcuni condizionatori portatili che non sono evidentemente sufficienti a risolvere la situazione. Infine, nei giorni scorsi la cronica mancanza di posti per esporre le salme ha fatto si che un defunto venisse dirottato da Fano a Fossombrone. Questo avviene a Fano nelle Marche in quella regione che l'assessore alla sanità Mezzolani continua a definire la migliore d'Italia in campo sanitario.
La misura è veramente colma e questo ,per quanto mi riguarda, è l'ultimo appello a chiudere questa penosa e grave vicenda prima di seguire la via legale.
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