martedì 8 maggio 2012

Sanità soldi buttati alle ortiche.



Una delle camere operatorie di Fano mai entrata in funzione


Altro che integrazione funzionale - dichiara il vicepresidente della Commissione Sanità Giancarlo D’Anna -, Fano è rimasta buggerata dall’Azienda Marche Nord. Prima perché nella costituzione dell’Azienda, nella legge che istituiva l’Azienda Marche Nord o per essere precisi la legge che ha rafforzato l’azienda che già c’era, il San Salvatore, non ha avuto garanzie. Poi perché, l’anno dopo, nei fatti si è redatto un atto aziendale che mortificava Fano. E’ una realtà sotto gli occhi di tutti, utenti e professionisti del Santa Croce, ai quali rinnovo stima, fiducia e apprezzamento per il lavoro che svolgono e continuano a svolgere nonostante tutto. Oggi con l’aggiornamento dell’Atto Aziendale previsto dalla determina 285 del maggio 2012 la situazione non migliora. Un documento lungo a volte confuso e volutamente generalista per poi giustificare interpretazioni di comodo.




Evidenziamo alcuni aspetti dell’aggiornamento. Un’Azienda, Ospedali Riuniti Marche Nord, come punto di riferimento per l’Area Vasta? Un obiettivo più consono al ruolo di un ospedale di rete, non ad un Azienda che avrebbe dovuto risolvere i problemi della sanità a nord delle Marche. Non è l’unica chicca dell’aggiornamento dell’Atto Aziendale del Marche Nord. Si evidenzia, ad esempio,la realtà che la provincia di Pesaro può contare solo su un OSPEDALE AZIENDA CHE AGISCE IN REGIME DI DIRITTO PRIVATO con sede legale a Pesaro per il resto l’unico presidio di rete che rimane è quello di Urbino (fino a quando?) considerando che gli altri presidi hanno sempre meno le caratteristiche di ospedali per acuti.



In compenso, a giochi fatti si vuol far passare il messaggio di coinvolgimento e partecipazione nelle scelte e così per convocare l’ufficio di direzione devono forse prenotare un cinema vista la mole di auditori previsti ma senza diritto di voto. A cosa serve? Il collegio di direzione deve essere un organismo snello a supporto della direzione aziendale, tuttalpiù di volta in volta si possono invitare per essere ascoltati i soggetti interessati! Più che un ufficio di Direzione ci sembra un’assemblea pubblica nella quale tutti si sfogano e dibattono su scelte già prese. Per le scelte più delicate, niente condivisionecon l’art. 44 dell’Atto Aziendale, Aldo Ricci si da un ampio mandato nell’acquisire consulenze esterne.

Degrado delle "nuove "camere operatorie"

Quel Ricci che continua a spendere soldi nel Santa Croce per ristrutturare reparti e allo stesso tempo si adopera per costruire un l’Unico Ospedale della Provincia di PU in quanto, parole sue, il Santa Croce, come il San Salvatore è vecchio. Vecchio sarà il modo di gestire in questo modo il danaro pubblico. Ci sono ancora 6 camere operatorie mai entrate in funzione per le quali si è speso denaro pubblico, per le quali lo stesso Ricci aveva garantito la fine dei lavori entro il 2011 dopo dieci ani di attesa. Perché Ricci sempre solerte a fare conferenze stampa anche quando compra una siringa nuova non ne indice una per chiarire questa vergogna? Perché non quantifica una volta per tutte quanto è stato speso e si sta spendendo nel Santa Croce per poi buttare tutto alle ortiche in nome dell’Ospedale Unico?”.



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